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Alberto Avanzini fa il tipografo da oltre trent’anni. Ha fondato e dirige Futura Grafica, realizzando qualsiasi tipo di stampato. Tra gli altri è il tipografo di Orecchio Acerbo, 66thand2nd, Fandango, Cooper, Watt.



Giudizi degli allievi
  1. Una persona di grande esperienza; la visita in tipografia è stata davvero utile per avere un quadro completo, dalla prestampa al prodotto finito, ed essere più consapevoli anche dal punto di vista progettuale (Valeria Pugliese);
  2. L’analisi dei costi tipografici mi è ancora oscura, il modo di orientarmi tra le varie carte, grammature, eccetera, pure; tuttavia mi è chiaro come nonostante l’industrializzazione del settore ci sia ancora un certo afflato artigianale tra chi si occupa di tipografia (Simone Traversa);
  3. La visita in tipografia è stata una bella esperienza e Alberto, nonostante i numerosi impegni, si è mostrato con noi disponibile e attento. Ha saputo trasmetterci, per quanto possibile avendo a disposizione solo un paio d’ore, la sua passione per il mestiere di tipografo (Paolo Guazzo);
  4. Competenza e passione indiscutibili. La visita in tipografia è molto utile per capire il lato materiale, fisico, di tutta la filiera editoriale. Mi sono un po’ perso durante il calcolo del preventivo, forse per la velocità con cui eseguiva i calcoli (Andrea Bilaghi);
  5. L’incontro col tipografo è stato fondamentale per avere una visione d’insieme della filiera del libro. Vedere finalmente le macchine in azione dopo tutte le lezioni teoriche, l’impaginazione e i ragionamenti sulle diverse case editrici (le scelte della carta, dei formati ecc.) è stato veramente emozionante. Alberto Avanzini è stato disponibilissimo e ci ha trasmesso tutta la passione e la serietà con cui svolge il suo lavoro (Alessandra De Biase);
  6. La visita in tipografia è stata una lezione essenziale per comprendere il rapporto tra casa editrice e chi stampa i volumi, e Alberto Avanzini è forse l’uomo più adatto per l’aspirante redattore che vuole comprendere come relazionarsi a un tipografo (Giuseppe Coppola);
  7. Persona di grande competenza; si vede che si occupa da una vita dell’oggetto libro e che lo fa con una dedizione forse ormai rara;
  8. Un po’ confusionario, ma disponibile (Francesca Faccini);
  9. Appassionato ed esperto artigiano. Ci ha mostrato con trasparenza tutti gli aspetti del suo mestiere aprendoci le porte della sua tipografia, senza lesinare informazioni dettagliate nel passaggio dalla consegna dei file tipografici all’effettiva stampa del libro (Diego Fiocco);
  10. Molto professionale. Un incontro interessante (Angelina Taurasi);
  11. Lezione pratica e interessante. Molto disponibile e pragmatico (Eliana Rizzi);
  12. Mescolando aneddoti e nozioni tecniche, il tipografo riesce a spiegare l’altro lato dell’editoria (quello economico, che spesso è motivo di contrasto con gli editori). È stato fondamentale per capire che bisogna relazionarsi con ogni livello della produzione libraria con competenza e comprensione;
  13. Attento, preciso e ricco di esperienza; trasmette la fierezza del suo ruolo nella filiera dell’editoria. Molto utile vedere in pratica le nozioni ascoltate in astratto;
  14. La visita in tipografia ha raccontato di quanto la filiera del libro si componga di fasi che richiedono competenze da artigiano e da commerciante, e certo il tipografo, come il redattore, ha un rapporto fisico con il libro, lontano da astrazioni. Il pragmatismo e il senso del commercio di Avanzini hanno ben reso quest’idea. E poi, la tipografia, con le macchine in movimento, con gli scampoli di carta ammucchiati da tutte le parti, è un posto da vedere (Vittoria Mieli);
  15. Disponibile ma poco chiaro;
  16. Purtroppo la visita in tipografia non è stata molto soddisfacente perché quel giorno le macchine erano ferme… dunque non abbiamo potuto approfondire il funzionamento e i vari passaggi della stampa. Il signor Avanzini è stato comunque molto disponibile (Tanina Cordaro);
  17. Disponibile e serio. La visita in tipografia è stata parte integrante del nostro percorso formativo;
  18. Persona certamente disponibile e competente, penalizzata però dal caos della visita di gruppo. In una situazione meno affollata penso saprebbe destreggiarsi meglio (Filippo Guidarelli);
  19. Professionale e loquace, un uomo che ama il proprio lavoro. La nostra visita è stata particolare a causa dei macchinari che erano spenti per la manutenzione, dunque abbiamo approfondito maggiormente la lezione sui costi per un preventivo, che si è dilungata forse un po’ troppo (Silvia Amaolo);
  20. Un tipografo esperto, che ama il suo lavoro. Peccato che durante la visita tutte le macchine fossero spente per la manutenzione… Dunque Alberto Avanzini ci ha dato prova della sua abilità nei calcoli del preventivo di stampa per quasi due ore! (Gioia Tasca);
  21. Una solta giornata di corso: poco per esprimere un giudizio. Tuttavia si è dimostrato professionale e competente;
  22. Una persona davvero squisita e competente, un gran lavoratore. Piacevole da ascoltare, anche se la sua lezione è stata un po’ dispersiva in alcuni tratti e per metà non l’ho potuta seguire perché eravamo accalcati e non arrivava la sua voce né vedevo ciò che mostrava, organizzerei meglio questo aspetto. Visitare la tipografia è stato affascinante (Beatrice C.);
  23. Una persona molto competente, disponibile e appassionata del suo lavoro ma che nel tentativo di trasmettere in poco tempo più nozioni possibili non ha dato organicità al discorso risultando un po’ confusionario. Peccato per la visita in tipografia! Avrebbe avuto un altro valore con i macchinari in funzione (Carla Pugliese La Corte);
  24. Un professionista e un entusiasta. È stato bello seguirlo. Peccato essere arrivati in un giorno in cui le macchine erano – se non ricordo male – in manutenzione;
  25. È stato molto disponibile a spiegarci i dettagli del suo lavoro, che sembra svolgere con passione e professionalità. Nonostante ciò, è stato un po’ prolisso e dispersivo;
  26. È stato interessante conoscere Alberto Avanzini, un tipografo di lunga esperienza e andare in tipografia chiarisce molti passaggi spesso sconosciuti della realizzazione di un libro. Purtroppo, però, credo che lui non sia abituato, forse, a comunicare sinteticamente poche e fondamentali informazioni sul funzionamento di una tipografia. Avrebbe voluto dirci tutto, dall’alto della sua esperienza, ma alla fine eravamo tutti un po’ confusi dalla quantità enorme di dati accumulati;
  27. È stato bello vedere la passione per il mestiere dopo tanti anni. Sfortunatamente è dovuto andare via quasi subito e non abbiamo potuto assistere alla sua leggendaria filippica sulla carta. I ragazzi della tipografia sono comunque stati gentili e generosi nonostante stessero lavorando (Paolo Girella);
  28. Un artigiano della carta stampata. Molto disponibile e chiaro nelle sue spiegazioni (Annalisa Rubino);
  29. È una persona che conosce bene il suo mestiere. Un artigiano. E benché ci sia da perdersi tra i conti del preventivo, bisogna ammettere che per un motivo ancora sconosciuto mi sono rimaste in testa molte più cose di quelle che immaginavo mentre cercavo miseramente di prendere appunti. Più in generale, ho apprezzato molto la visita in tipografia e la disponibilità di stampatori ecc. (Anna Pegolo);
  30. Professionale;
  31. Un pozzo di informazioni sulla stampa e sulla carta. La visita in tipografia aiuta a capire meglio i meccanismi e i relativi costi di stampa (Fiorella Sabatino);
  32. Professionale, disponibile, amante del suo mestiere, realista (Ilaria Babbo);
  33. Disponibile e chiaro, ma tante nozioni tutte insieme richiederebbero forse un piccolo prontuario da custodire e studiare con calma a casa;
  34. Una persona appassionata del proprio lavoro, e molto competente, per la quale la cura materiale di un libro è fondamentale. Purtroppo di fretta al momento in cui abbiamo fatto visita alla tipografia (Clara Banci);
  35. Dalla velocità con la quale ci ha mostrato come fare un preventivo per una tiratura di duemila copie si vede il grado di professionalità con cui lavora; peccato averlo ascoltato poco per via del suo impegno in mattinata;
  36. L’incontro col tipografo è stato breve. Ci ha mostrato come fare un preventivo di un libro e le diverse carte. Esaustivo e disponibile;
  37. La visita alla tipografia è stata entusiasmante. Vedere quanto lavoro si nasconde dietro un semplice libro così come noi lo vediamo, quanti passaggi, quanti conteggi… Una tappa fondamentale (Giorgia Galdiolo);
  38. Ha tutte le sembianze di un accorto mestierante che con pazienza e dedizione ha costruito la sua impresa. Quanto al lavoro tipografico è una miniera da cui attingere dritte e conoscenze di vario genere. È una persona cortese e disponibile, pronto a soddisfare domande e curiosità di tutti i corsisti. Peccato solo che la visita in tipografia sia breve. Vedere da vicino il processo meccanico che porta un libro alle stampe è ipnotizzante (Adriano Masci);
  39. Un bravo padrone di “casa” ma, secondo me, dovrebbe dedicare più tempo alla spiegazione dei costi di stampa ed essere più chiaro. Non so se lo fa sempre, ma quando siamo andati in tipografia a un certo punto ha cominciato a ragionare con la sua calcolatrice. In molti si sono persi, me compresa (Annalisa Milone);
  40. Incontro molto valido soprattutto per quanto riguarda la guida per gli spazi, per le macchine, per le fasi in tipografia e per il rapporto tipografo/editore. La spiegazione dei costi di stampa in ufficio è stata un po’ poco chiara e difficile da seguire;
  41. Avanzini ha dimostrato come lavorare nell’editoria sia un lavoro continuo e meticoloso, non solo con i libri ma anche con le persone. Come tipografo ha confermato l’importanza di questa figura, intesa non come singola tappa del processo di pubblicazione, ma come una delle parti con le quali è necessario dialogare. La visita in tipografia è stata molto utile per vedere da vicino il processo di lavorazione e Avanzini si è dimostrato molto disponibile (Cecilia Cruccolini);
  42. La visita in tipografia potrebbe essere resa più interessante se centrata maggiormente sulla lavorazione del libro e un po’ meno sui costi di stampa. Avanzini ha spiegato il funzionamento della filiera tipografica con dedizione e passione. Non si poteva desiderare di meglio;
  43. Cordiale, sicuramente preparato nel suo campo, però c’è un motivo per cui le lezioni vanno preparate ed è proprio perché così non si perde il filo del discorso e si ha il controllo del flusso di informazioni. Troppo rapido nel fare i conti, ci credo che li sai fare, ma se tre quarti degli studenti non ti hanno seguito c’è qualcosa che non va (Francesco Conte);
  44. La visita in tipografia mi ha fatto finalmente comprendere molti dettagli che a lezione erano rimasti nebulosi (il funzionamento delle lastre, la cianografica ecc.). Il vedere con i miei occhi è stato impagabile. Il signor Avanzini, d’altro canto, ha dato un po’ troppe cose per scontate e non è stato sempre chiaro nelle spiegazioni (Federico Cenci);
  45. Interessante. Abbiamo potuto toccare un argomento fondamentale per la pubblicazione ma che spesso non viene considerato;
  46. Sicuramente un professionista appassionato e puntuale (Serena Talento);
  47. Importante e interessante la presenza nel corso di un tipografo e di una visita al luogo in cui avviene la stampa. Alberto Avanzini si è dimostrato molto disponibile a illustrarci i dettagli di questo lavoro così affascinante (Federica Falzetti);
  48. Lezione molto chiara e interessante. Lavorare in tipografia richiede ben altre competenze rispetto a quelle che si imparano al corso, ma è stata comunque una giornata utile per comprendere la questione dei costi; e in generale molto affascinante (Silvia Costantino);
  49. Positivo (Stefano De Luca);
  50. La tipografia è un ambiente molto interessante; la visita è sicuramente necessaria poiché si imparano e comprendono molte cose che altrimenti resterebbero nebulose. Il signor Avanzini è uno di quegli artigiani sempre più rari, d’altri tempi, cresciuti in piccole realtà lavorative che, con gli anni, sono diventate vere e proprie aziende. La sua capacità comunicativa non è delle più coinvolgenti ma la sua competenza è indiscutibile (Guendalina Banci);
  51. Molto competente, professionale e capace di trasmettere agevolmente i rudimenti della tipografia, ma soprattutto la passione per un mestiere tanto antico quanto affascinante (Marisa Di Donato);
  52. Ogni gesto e ogni parola di Avanzini trasmetteva l’amore che nutre per il suo lavoro, perfino l’accoglienza che ci ha riservato ne è stata una prova. La visita in tipografia è stata uno dei momenti più belli;
  53. La visita alla tipografia è stata bellissima! L’odore della carta nell’aria, vedere come prende forma un libro… Wow! Per non parlare di Avanzini, un uomo realmente innamorato del suo mestiere (Kathrine Budani);
  54. Ama il suo lavoro e lo dimostra. Generoso nel divulgare;
  55. La visita in tipografia è stata istruttiva, le spiegazioni di Avanzini abbastanza chiare (Ilaria Attenni);
  56. Fondamentale se si vuol capire fino in fondo il percorso di lavorazione del libro. Persona disponibile, preparata e umile (Angelo Murtas);
  57. Un tipografo competente e disponibile, innamorato del proprio lavoro: dalla carta al libro, dai costi di stampa alle varie fasi della produzione, ci ha accompagnato nel tour in tipografia con la premura e la cordialità di un orgoglioso padrone di casa. Un po’ troppo il tempo dedicato alla questione dei conti, per quanto effettivamente complicata (Francesca Lenti);
  58. La visita in tipografia è stata esaustiva e molto interessante. Avanzini è stato preciso, e la sua lezione sui costi di stampa molto utile. L’odore di carta e inchiostro all’interno di quella struttura è stato fantastico (Margherita Serino);
  59. Una persona seria e competente, si vede che ama il suo lavoro e che ha molta esperienza. Le sue spiegazioni sono sempre state chiare, ma continuava a ripetere «ci sarebbe da dire molto di più» e questa sua frase ricorrente mi ha lasciato una strana sensazione, come se alla fine della visita fosse rimasto in sospeso qualcosa;
  60. Appassionato. La visita in tipografia è uno dei valori aggiunti di Oblique. Mi sarebbe piaciuto che Avanzini ci raccontasse più del libro, dei colori, dei pantoni, della carta e meno delle pubblicazioni (Roberta De Marchis);
  61. Preciso e disponibile. Forse però ha toccato aspetti puramente tecnici, a scapito di informazioni importanti per chi non ha mai neppure messo piede in una tipografia (Innocenzo Falgarini);
  62. Professionale e gentile;
  63. Disponibile e professionale. Molto interessante la visita in tipografia (Giuliana Fasolo);
  64. L’orgoglio per il proprio lavoro, l’arte del saper fare, il lusso dell’esperienza (Francesca Toticchi);
  65. La visita in tipografia è stata molto istruttiva anche se la parte che mi ha interessato di più si è concentrata quasi tutta alla fine; l’introduzione iniziale sarebbe potuta essere un po’ più breve affinché ci fosse più tempo per vedere come funzionano veramente le cose. Avanzini ha sicuramente trasmesso la passione per il suo lavoro e ha l’aria di essere una persona molto competente. È stato molto suggestivo vedere come nasce veramente un libro: sembrava quasi una cosa magica. Però mi sarebbe piaciuto anche vedere come poi quei fogli di carta vengono tagliati, incollati, come viene stampata e poi aggiunta la copertina, e così via (Chiara Rea);
  66. Uomo appassionato, competente, innamorato del suo lavoro. La visita in tipografia è stata utile e interessantissima. Assistere alle varie fasi di stampa di un libro e la concretizzazione della sua idea, è un’emozione bellissima (Francesca Romana Bragaglia);
  67. È stata una visita molto, molto interessante. Si vede che è una persona competente e che ha una grande passione per il suo lavoro. È una visita che consiglio di far fare sempre agli allievi del corso (Francesca Arrigoni);
  68. Un po’ prolisso ma comunque interessante (Matteo Alfonsi);
  69. La visita in tipografia è stata la ciliegina sulla torta. Un ottimo modo per chiudere il corso, una lezione importante e interessante;
  70. Ha illustrato bene il mestiere del tipografo. È stato particolarmente interessante vedere all’opera le macchine, dopo che ne era stato introdotto il funzionamento;
  71. Disponibile, professionale e molto simpatico;
  72. La lezione in tipografia è servita a entrare nell’aspetto tecnico del lavoro in redazione e ci ha fatto comprendere l’importanza di affidarsi a personale specializzato per seguire il processo di stampa e valorizzare il lavoro del grafico;
  73. Una lezione meticolosa su tutti gli aspetti che permettono al libro di farsi “corpo”; entrare in tipografia, vedere (e toccare con mano) tutte le fasi è stato davvero interessante; Avanzini si è dimostrato persona estremamente disponibile e chiaramente innamorata del suo lavoro (Katia Cappellini);
  74. Su Avanzini non posso che esprimere un giudizio positivo. Su di lui, ma soprattutto sulla visita in sé, ultima tappa di questo viaggio virtuale e virtuoso nel quale ci avete coinvolti e guidati. Anche il lavoro della tipografia, spesso immaginato come mera esecuzione e riproduzione del lavoro di altri, si conferma prezioso e “creativo”. Ancora una volta professionalità e passione si rivelano ingredienti insostituibili per l’alta qualità (Emanuela D’Alessio);
  75. Il signor Avanzini, tipografo, è stato gentilissimo, paziente, e soprattutto si occupa di una parte della produzione del libro che va assolutamente conosciuta (Claudia Meschiari);
  76. Affabile e disponibile;
  77. Una persona disponibile e paziente, ha risposto a tutte le nostre domande in modo esaustivo. La visita in tipografia è stata molto interessante e Avanzini ha raccontato, nei minimi particolari, il suo rapporto con le case editrici: dalla “lotta” del preventivo, all’avvio delle macchine per la stampa, al libro finito;
  78. La visita in tipografia è stata molto interessante;
  79. Così innamorato del suo mestiere da suscitare invidia. E infatti io l’ho invidiato per tutto il tempo. Disponibile, preparato, simpatico (Alessia Caputo);
  80. Un uomo molto competente nel suo campo, la prima parte della spiegazione riguardava il calcolo dei costi di stampa e ci ha dato un’idea delle cifre in euro. Dopo siamo andati a vedere le macchine e il loro funzionamento; la stampa a quattro colori (come questi si sommano fisicamente), e il percorso che i fogli fanno nelle macchine. Affascinante, l’ambiente in cui si trovava Avanzini e alcuni dei suoi collaboratori hanno reso il tutto spettacolare (Viviana Minervini);
  81. È un uomo innamorato del suo lavoro. La lezione in tipografia è stata utile per capire quanto gli aspetti tecnici del lavoro in redazione siano importanti e ha mostrato l’importanza di affidare a persone competenti il processo di stampa (Giorgio Calandri);
  82. La visita in tipografia è stata estenuante nonostante la curiosità di tutti. Per quanto sia una persona estremamente disponibile e gentile è decisamente un po’ troppo prolisso! (Barbara Carancini);
  83. Un po’ prolisso (Serena Tudisco);
  84. Chiaro e di grande aiuto nel comprendere il ciclo della stampa dei libri (Linda La Posta);
  85. Si è dilungato in discorsi che magari avrebbe potuto evitare, ma le sue conoscenze e la disponibilità hanno oscurato questo aspetto della lezione: mi ha affascinato toccare con mano quello che viene precedentemente progettato e costruito all’interno delle case editrici, nonché respirare la passione che per decenni caratterizza Avanzini e la sua azienda. In una versione più ristretta, ma decisamente un’esperienza da ripetere (Giulio Mereu);
  86. È un uomo appassionato, un tipografo competente e innamorato del suo lavoro. La visita in tipografia è stata molto interessante. Assistere alle varie fasi di stampa di un libro è stata una vera emozione. Caratterialmente prolisso, è tuttavia molto disponibile, professionale e cortese. L’escursione tipografica, per così dire, è stata decisamente utile per vedere dal vivo l’aspetto tecnico del lavoro redazionale (Silvia Casini);
  87. Preciso, innamorato del suo lavoro e molto simpatico. La visita in tipografia è stata davvero istruttiva (Chiara Fioravanti);
  88. Vedere una persona che crede fermamente nel suo lavoro e lo svolge con la stessa passione da tanti anni, tendendo sempre alla perfezione, è stato un grande stimolo;
  89. La visita in tipografia è stata molto interessante, sentir parlare chi i libri li fa è una bella esperienza. Competente e appassionato del suo lavoro, gentile e disponibile. È stato suggestivo vedere come nasce un libro (Roberta De Sillo);
  90. La lezione consente di capire che la cura per gli aspetti tecnici di un libro ha la stessa importanza di tutte le altre attività precedenti la pubblicazione. Dopo la visita si apprezza di più la differenza tra un libro di qualità e un libro economico. Nella prima parte della lezione Alberto Avanzini simula la redazione di un contratto, è un po’ difficile seguire i vari conteggi e forse sarebbe stato meglio anticipare un facsimile di preventivo per poterlo studiare con calma (Agnese Ottaviano);
  91. Preparato e professionale. Un uomo d’altri tempi (Giulia Eusebi);
  92. Preciso anche se un po’ prolisso. Comunque trasmette competenza ma soprattutto la passione che lo lega al suo lavoro (Dario De Cristofaro);
  93. Molto gentile e disponibile, forse un po’ prolisso. La visita in tipografia è stata molto interessante, ma forse si poteva dedicare un tempo maggiore alla visita dello stabilimento (Lavinia Emberti Gialloreti);
  94. Alberto Avanzini è una persona che svolge da decenni il mestiere del tipografo e continua a svolgerlo con infinita passione e precisione. Assistere alle varie fasi di stampa di un libro è senza dubbio un’esperienza fondamentale per chiunque voglia intraprendere la strada dell’editoria;
  95. Dettagliato nelle spiegazioni delle fasi di lavorazione, disponibile e animato da grande passione per il suo mestiere (Antonella Evangelista);
  96. Una persona preparata e disponibile a rispondere ai nostri dubbi durante la visita nella sua azienda. Conservo un piacevole ricordo della giornata in tipografia, ma forse è stata un po’ prolissa la parte nello studio di Avanzini, le spiegazioni potrebbero essere più brevi per spostare l’attenzione sul momento in cui si vedono le macchine in azione. Interessante però la spiegazione sui diversi tipi di carta (Anna Quatraro);
  97. La sua lezione pratica è stata molto utile per capire il processo di formazione del libro che spesso si tralascia del tutto. Importante anche la simulazione di un preventivo. Una persona sicuramente molto precisa nel suo mestiere (Federica La Rosa);
  98. La visita in tipografia è stata davvero interessante e secondo me, nell’àmbito di un corso che vuole abbracciare tutte le fasi della vita di un libro, necessaria a toccare con mano tante cose di cui spesso si era parlato a lezione. Il tipografo è stato esauriente nelle spiegazioni, pur non dando l’impressione di essere molto a suo agio a parlare davanti a tante persone – e questo, ogni tanto, faceva un po’ calare l’attenzione (Simone Lucidi);
  99. Chiaro e preciso. Un po’ lenta la spiegazione del preventivo, che ha tolto tempo alla visita della tipografia vera e propria;
  100. Un uomo d’altri tempi, orgoglioso del suo lavoro. Molto interessante la visita in tipografia (Margherita);
  101. Scoprire e vedere come nasce un libro è stata una delle esperienze più belle del corso. Sono rimasta affascinata dai vari procedimenti e da quanta conoscenza bisogna avere per creare un buon libro, dalla scelta della carta, ai materiali per la copertina, alla scelta degli inchiostri e il lavoro che c’è dietro a quella che molti reputano una semplice stampa. Avanzini è un uomo che ama il suo lavoro e non lo nasconde, capace di trasmettere le proprie passioni con professionalità. Mi sarebbe piaciuto assistere alle fasi di “montaggio” del libro ma spero ce ne sarà comunque occasione (Agnese De Petrillo);
  102. Molto disponibile e preparato, visita interessantissima presso la sua tipografia (Alessandra Craus);
  103. Appassionato al proprio mestiere, ha illustrato le basi del proprio lavoro di tipografo con scrupolo e dedizione, simulando un preventivo per la realizzazione tipografica di un libro. Unica pecca: un tantino autoreferenziale, ma gli si può perdonare (Claudio Panzavolta);
  104. Amministra la tipografia come si fa con una casa. Si mette a fare i conti (ancora in lire), controlla se tutti stanno facendo il loro lavoro e poi, quando fa entrare ospiti come noi, gli fa vedere il salotto. Insomma, se avessi un’azienda credo che proverei a gestirla così.

 


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