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marco missiroli
Marco Missiroli è nato a Rimini nel 1981. Con il suo primo romanzo, Senza coda (Fanucci, 2005), ha vinto il premio Campiello opera prima e con Fedeltà (Einaudi, 2019) ha vinto il premio Strega Giovani. I diritti cinematografici di Fedeltà sono stati ceduti a Netflix che ne realizzerà una serie. Bianco (Guanda, 2009) ha ottenuto il premio Comisso e il premio Tondelli e Atti osceni in luogo privato (Feltrinelli, 2015) ha vinto il premio SuperMondello 2015 e del premio letterario Elba. Le sue opere sono tradotte in diversi paesi. Vive a Milano dove lavora come caporedattore di una rivista di psicologia e scrive su la Lettura e il Corriere della Sera.


Altre opere

Il buio addosso, Guanda, 2007
“Sette e mezzo” (pubblicato nella raccolta collettiva Dodici passi, a cura di Chiara Belliti e Pierfrancesco Pacoda, Cairo editore, 2007)
Il senso dell’elefante, Guanda, 2012
Scusate tutti, Guanda, 2014
“Mio padre” (pubblicato nella raccolta collettiva Smash, a cura di Sandro Veronesi, La nave di Teseo, 2016)


Materiali

- Maurizio Labbate (intervista), L’Indice dei libri del mese, primo giugno 2018;
- Morena Marsilio (intervista), laletteraturaenoi.it, 27 ottobre 2017.

 

Giudizi degli allievi

  1. Una persona che ama parlare dei propri libri e lo farebbe all’infinito. Durante la lezione, la passione e l’impegno che mette nella scrittura si toccavano quasi con mano. Per questo motivo è stato emozionante e mi ha rassicurata sul rapporto tra editor e autore, che solitamente mi viene naturale guardare con sospetto. A tratti un po’ ingenuo e troppo orgoglioso, allo stesso tempo aperto alle critiche e ai consigli. Il mio primo incontro con un vero scrittore (Daniela Pezzella);
  2. Un autore che tiene alla propria scrittura. Si è mostrato interessato ai nostri suggerimenti e disposto a ragionarci con noi, quasi come se considerasse il confronto con la classe un’occasione per comprendere meglio alcuni aspetti della propria opera ancora oscuri anche per lui. Percepire questo lavorio costante nelle parole di uno scrittore per me è stato importante (Monica Pezzella);
  3. Tra le lezioni più interessanti del corso. Un ottimo confronto; l’autore è stato molto disponibile nel raccontare tutte le fasi della stesura del romanzo, soddisfacendo ogni curiosità che potevamo avere a proposito del processo creativo. È molto apprezzabile anche il sincero interesse al nostro lavoro sul suo romanzo;
  4. È stato stimolante incontrare uno scrittore affermato e potergli rivolgere tutte le domande che volevamo. Missiroli è stato disponibile all’ascolto e pronto a rispondere alle nostre curiosità, anche alle più ingenue. In più è riuscito a darci delle dritte sul lavoro di redattore raccontandoci la sua esperienza con Guanda. Più che un incontro, è stato un dialogo e un confronto costruttivo (Annalisa Milone);
  5. Credo che l’incontro con un autore sia sempre un momento interessante, e Missiroli non fa eccezione. Forse avrebbe potuto dedicare più tempo ai nostri elaborati, ma in linea generale il suo intervento è stato molto significativo;
  6. Una persona piacevolissima, gentile, preparata e molto disponibile. Un dialogo sincero e aperto con un vero scrittore che ama il suo lavoro e lo porta avanti in modo consapevole e maturo (Serena Digrandi);
  7. Interessante tutto il lavoro fatto su Il senso dell’elefante e il suo autore: la conoscenza del background nel rapporto autore-editor-casa editrice e il dibattito in classe;
  8. Umile e sensibile. A livello umano l’incontro che ho amato di più;
  9. Missiroli si è dimostrato un autore sensibile, molto severo con sé stesso e che dosa con accuratezza le parole. Ho apprezzato molto la sua disponibilità: ha voluto ascoltarci tutti su quelli che secondo noi erano i punti deboli e meno riusciti del suo romanzo, esponendosi come non credo molti altri autori sono disposti a fare. Dopo un primo momento di rigidità si è aperto in maniera serena e coinvolta, accogliendo le domande e partecipando a uno scambio che si è fatto via via più personale (Cecilia Cruccolini);
  10. Per usare un eufemismo ha una buona opinione di sé, e tutto sommato la condivido. A parte il fatto che non scrive affatto male, è venuto preparato alla lezione, sapendo già di cosa parlare; per uno scrittore giovane che non è un docente non è un dettaglio di poco conto. Onesto nelle sue affermazioni, disponibile alle critiche. Positivo (Francesco Conte);
  11. Devo ammettere che, a pelle, non mi aveva fatto una buona impressione. Mi era sembrato fosse lì più per sé stesso che per noi. Questo prima ancora che aprisse bocca. Fortunatamente mi sono dovuta ricredere. Si è messo completamente a nudo offrendoci tutta la sua esperienza di scrittore, la sua esperienza umana innanzitutto, ed è stato un incontro estremamente piacevole. Non ha avuto filtri e ci ha mostrato l’altra sponda del fiume dell’editoria, laddove si trova lo scrittore. Forse da un punto di vista dell’insegnamento non c’è stato qualcosa in particolare che mi ha lasciato, ma se io fossi un editore, un’agenzia, un editor, vorrei poter lavorare con autori come lui: viscerali, fragili, veri. Onestamente non so se siano tutti così (Francesca Truscelli);
  12. Marco Missiroli è stato disponibile e anche molto aperto riguardo al proprio libro (Simone Schezzini);
  13. Una delle lezioni speciali che più mi ha impressionato, perché ho potuto capire come un autore affermato sviluppa un testo di narrativa, lo elabora, lo riscrive, lo corregge. Marco è stato molto gentile e disponibile e non si è mai risparmiato, a costo di vedere spremuto e vivisezionato, a nostro beneficio, il suo lavoro (Federico Cenci);
  14. Utile conoscere anche cosa accade fuori dalla casa editrice e cosa ruota intorno alla figura più importante dell’editoria: lo scrittore.

 

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