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Patrizia Renzi da Oblique
Patrizia Renzi vive a Roma e, dopo aver lavorato per Instar, Alet e Einaudi, è stata per dieci anni capo ufficio stampa del gruppo Lit edizioni (Castelvecchi, Elliot e Arcana). Ha collaborato con la Isabella d’Amico & Valeria Frasca Agency. Lavora come ufficio stampa per la fiera Più libri più liberi di Roma e per il premio Strega.


Giudizi degli allievi

  1. Anche se l’ufficio stampa non è tra i miei interessi principali, le sue lezioni sono state interessanti; ha coinvolto tutti gli allievi basando la lezione su un lavoro svolto, ma avrei preferito una parte più teorica (Lucrezia Pigini);
  2. Molto disponibile, attenta e pronta ad ascoltare ogni nostra richiesta. Svolge il suo lavoro con grande passione ed è molto brava a trasmetterla e a coinvolgere. I suoi consigli sono preziosi, anche per chi nella vita non ha l’obiettivo di fare l’addetto stampa;
  3. Brava, precisa, pratica e dinamica. Una vera forza della natura. Le sue lezioni sono state molto utili per comprendere il funzionamento dell’ufficio stampa (Lorena Spampinato);
  4. La Renzi è proprio quello che si definisce un buon ufficio stampa: è nel campo da vent’anni, ne segue le dinamiche e le evoluzioni, reinventandosi. Durante le sue due lezioni sull’ufficio stampa abbiamo discusso insieme il piano di comunicazione per una nuova uscita. Le idee che ne sono derivate sono state più che stimolanti (Federica Guglietta);
  5. Patrizia Renzi ha avuto la capacità di metterci a nostro agio. Partendo dalle nostre esercitazioni ci ha spiegato il lavoro dell’ufficio stampa con linearità e chiarezza(Giulia Porcari);
  6. Nel mondo dell’editoria l’ufficio stampa assume un ruolo fondamentale, e Patrizia Renzi ci ha dato dei ragguagli interessanti. Avrei integrato la lezione con delle diapositive, per renderla più multimediale (Andrea Comincini);
  7. Una persona positiva, determinata e gentile: un ufficio stampa. È stata forse l’unica a essersi soffermata così tanto sulle esercitazioni che avevamo fatto. Ci ha corretto e aiutato a migliore vari aspetti anche se mi sarebbe piaciuta qualche dritta in più (Veronica Abete);
  8. Una insegnante preparata e molto alla mano, con un metodo pratico che fa capire perfettamente in cosa consiste il lavoro dell’ufficio stampa;
  9. È una persona simpatica, si è dimostrata interessata a conoscere le nostre esperienze e aspettative. Forse sarebbe stato più utile spiegare in poche parole come funziona un ufficio stampa e come si prepara un piano stampa (Giulia Varalta);
  10. Ha commentato ogni proposta che avevamo inserito nei nostri piani stampa cercando di trasmetterci il ragionamento e il metodo che dovrebbero guidare un addetto all’ufficio stampa. Sono state due lezioni coinvolgenti e interessanti anche per chi, come me, potrebbe non sentirsi particolarmente tagliato per quel genere di ruolo in casa editrice (Elena Rovigatti);
  11. Mi è sembrata una professionista in gamba e pronta a spiegarci il suo mestiere, dando anche dritte utili a chi fosse interessato a questo campo;
  12. Ho assistito solo alla prima lezione che è stata un po’ di presentazione. Mi è sembrata una persona molto gentile, una professionista che ha chiarito subito che per fare il suo lavoro serve molta attenzione e serietà;
  13. Mi aspettavo qualcosa di più: avrei voluto sporcarmi davvero le mani con il suo lavoro e sentire la sua viva voce (Ilaria Batassa);
  14. Anche questo incontro è stato particolarmente utile, credo che gli appunti della lezione di Patrizia Renzi mi serviranno molto anche in futuro (Ilaria Azzolini);
  15. Ho assistito solo alla prima lezione che ho trovato comunque molto interessante ma pur sempre introduttiva (Manuela Massimi);
  16. Molto utile l’incontro con Patrizia Renzi, che ha spiegato in modo chiaro come funziona un ufficio stampa. Il coinvolgimento degli allievi alla lezione ci ha aiutato a immedesimarci in possibili situazioni di lavoro (Elisabetta Rizzo);
  17. La parte sull’ufficio stampa non mi ha coinvolto tanto, ma è ovvio che andasse fatta. Su di lei posso dire che ha avuto un approccio un po’ troppo scolastico, con le presentazioni all’inizio, la simulazione delle telefonate. È stato un modo per renderci partecipi, per interagire, ma la sensazione che ho avuto è stata quella. Detto ciò, è stata chiara sui compiti che deve svolgere un buon ufficio stampa;
  18. Pur trattandosi di un campo che mi interessa meno degli altri, tramite la Renzi sono riuscita a conoscere una fetta di editoria che non avevo mai considerato. Sicuramente ora conosco più giornalisti e leggo più riviste, ma le sue lezioni non mi hanno molto coinvolta;
  19. Le sue lezioni sono state interattive e stimolanti. Ma si dovrebbe dedicare più tempo allo studio della stampa, due lezioni non sono sufficienti (Sara Cappai);
  20. Intervento utile ma non esaustivo (soprattutto per la mancanza di tempo). Forse per un argomento del genere mi avrebbe fatto piacere che le lezioni fossero state quattro e non due (Eva Scialò);
  21. Professionale e concreta. Ha chiarito alcuni punti oscuri del suo lavoro evidenziando l’importanza dei contatti, ma non ha fornito spunti nuovi per la promozione;
  22. Definirei la sua lezione utile. Ci ha dato alcuni strumenti per comprendere il lavoro dell’ufficio stampa e diverse dritte per relazionarsi in modo corretto con i giornalisti, gli scrittori ecc. (Federica Grossi);
  23. Patrizia Renzi è riuscita a descrivere molto bene quello che fa e perché lo fa, è stato un piacere assistere alle sue lezioni;
  24. Ha mostrato molto bene il lavoro dell’ufficio stampa in una casa editrice, anche se mi sarebbe piaciuto approfondire meglio, magari con una lezione in più, la stesura di un comunicato stampa (Alessandra Delle Fratte);
  25. Sono state due lezioni molto rilassate. Lei è senz’altro una donna molto legata al suo lavoro e all’azienda per cui lavora. Non so se dopo le sue lezioni io abbia imparato qualcosa di più su come lavorare in un ufficio stampa, però ho capito alcune dinamiche che vivono all’interno di una piccola azienda (Simone Traversa);
  26. Le sue due lezioni sono state abbastanza deludenti. Capisco che non sia facile trovare il taglio giusto avendo a disposizione solo poche ore per parlare di un argomento complesso come quello dell’ufficio stampa, ma mi aspettavo molto di più da una professionista del suo calibro. A livello di persona si è dimostrata molto gentile e disponibile (Paolo Guazzo);
  27. Amichevole e competente. È l’esempio dell’ufficio stampa che lavora con garbo e sensibilità (Andrea Bilaghi);
  28. Patrizia Renzi è una persona squisita e disponibile, la fine delle sue lezioni mi ha lasciato un po’ con l’amaro in bocca perché forse avrei voluto sapere di più e approfondire maggiormente alcuni aspetti (Alessandra De Biase);
  29. Prima di ascoltare Patrizia Renzi non avevo ben chiaro come lavorasse l’ufficio stampa, sebbene conoscessi il fine ultimo del suo lavoro. Nelle sue lezioni è riuscita con semplicità e chiarezza a mostrarci le sfaccettature dell’ufficio stampa, delle sue competenze e del tipo di lavoro che svolge (Giuseppe Coppola);
  30. È sicuramente una grande professionista, anche se sinceramente mi aspettavo di poter cogliere qualcosa di più dalle lezioni che ha tenuto. Due incontri probabilmente non sono sufficienti per capire appieno il lavoro dell’ufficio stampa, ma forse avrebbe potuto condensare un po’ più le informazioni e magari farci lavorare sulla scrittura di un comunicato. Al di là di questo, sono state comunque due lezioni utili e coinvolgenti;
  31. Molto gentile, è riuscita a creare un clima molto positivo e rilassato e, a mio avviso, è stata capace di trasmettere curiosità verso il lavoro dell’ufficio stampa (Francesca Faccini);
  32. Docente chiamata a presentare le mansioni dell’ufficio stampa. Ha introdotto la materia definendo il tipo di lavoro che deve eseguire chi all’interno di una casa editrice si occupa della promozione dei libri e quali testi deve produrre. Ha proposto anche delle simulazioni durante le due lezioni tenute (Diego Fiocco);
  33. Brava e carismatica, anche la sua è stata una bella lezione (Angelina Taurasi);
  34. Alcuni aspetti trattati durante le sue lezioni potrebbero sembrare una ripetizione di cose già dette durante il corso, in realtà sono state necessarie, sia perché ha raccontato la sua esperienza diretta sia perché ha spiegato in modo dettagliato come funziona un ufficio stampa;
  35. Lezione utile, anche se forse bisognerebbe avere un po’ di tempo in più per lavorare bene su un lavoro complesso come quello dell’ufficio stampa (Eliana Rizzi);
  36. Proprio perché si intuiva che la Renzi fosse brava e competente, la sue lezioni sono state un po’ deludenti. Discorsi eccessivamente generici, poche nozioni pratiche, pochi consigli tecnici. A fine corso l’unico aspetto sul quale mi sento meno sicura è proprio l’ufficio stampa;
  37. È stata abile nel farci capire quanto, nel mestiere dell’ufficio stampa, sia utile farsi un’idea intuitiva su chi ci sta di fronte, e a chiarire il fatto che anche un ufficio stampa deve conoscere a fondo il contenuto del libro che sta promuovendo. Sarebbe stato interessante approfondire ancora più capillarmente il ruolo dell’ufficio stampa in casa editrice, magari con un paio di lezioni in più, e qualche altro esercizio sui lanci stampa (Vittoria Mieli);
  38. Molto chiara e lineare ma, se posso essere sincera, le sue lezioni sono state piuttosto piatte, inoltre soprattutto la prima è stata una ripetizione di argomenti e dinamiche già affrontate durante il corso;
  39. Lezione pragmatica e utile anche se non del tutto esaustiva per comprendere appieno il funzionamento di un ufficio stampa;
  40. Lei mi è piaciuta moltissimo, ma le lezioni non mi hanno lasciato molto. Avrei preferito un approccio più pratico, meno generico;
  41. Non molto utile;
  42. Le lezioni di ufficio stampa con la Renzi sono state utilissime per comprendere le strategie di lancio di un libro e le tempistiche di invio dei comunicati. Necessaria una lezione in più (Tanina Cordaro);
  43. L’esercitazione non ha rispecchiato le mie aspettative, organizzata male e senza stimoli. Tuttavia le lezioni frontali hanno messo in evidenza tutte le caratteristiche teoriche del lavoro di ufficio stampa;
  44. Anche Patrizia è stata schietta e ci ha aiutato a capire molto della backline editoriale: una serie di compiti vitali per una casa editrice che di solito passano sottotraccia (Filippo Guidarelli);
  45. La sua prima lezione sul ruolo di un ufficio stampa è stata maieutica e quindi molto spazio è stato lasciato a noi ragazzi, che ci siamo presentati e fatti conoscere. Dalla nostra esposizione e dalle nostre idee siamo giunti poi a capire, nella pratica, cosa s’intende per lancio del libro e come deve essere impostato (Silvia Amaolo);
  46. Patrizia Renzi è una ragazza gentilissima, competente e determinata. Dopo averci spiegato quali sono i compiti dell’ufficio stampa, abbiamo fatto in classe delle piccole simulazioni di lavoro tramite cui Patrizia ci ha spiegato quali sono gli errori più frequenti e le ingenuità da evitare. Ci ha raccomandato di essere sempre curiosi e attenti non solo a quello che accade nella letteratura, ma anche nel cinema, nel teatro, nel giornalismo (Gioia Tasca);
  47. Estremamente professionale. A me l’ufficio stampa non appassiona molto, ma è un settore che non si può trascurare. Mi ha trasmesso voglia di leggere i giornali (cosa che faccio di rado);
  48. Timida lei, timidi noi, all’inizio ci siamo quasi sfidati al “comincia prima tu”. Poi tutto è andato liscio, lei è una professionista con molta esperienza, una donna interessante e sensibile, questo è molto evidente. Basti dire che dopo le sue lezioni, dacché ero l’unica interessata all’ufficio stampa, siamo diventate almeno quattro (Beatrice C.);
  49. Una persona coinvolgente ed energica. In due lezioni era difficile poter entrare nel vivo del lavoro, di cui quindi abbiamo avuto solo un assaggio, ma lei è stata in grado di suscitare curiosità e interesse e portarci attraverso la riflessione a cambiare opinione sull’ufficio stampa, guardato inizialmente con una certa diffidenza (Carla Pugliese La Corte);
  50. Brillante, affabile. Credo abbia stimolato in molti di noi un interesse nuovo nei confronti dell’attività dell’ufficio stampa;
  51. In poche ore è riuscita a darci un’idea di quale possa essere il lavoro di un ufficio stampa. È una persona deliziosa e ci ha fin da subito messo a nostro agio;
  52. Dà un’immagine che non ti aspetti da un ufficio stampa: semplice, pacata, ma molto diretta. Le sue sono state lezioni utili, interessanti e molto pratiche;
  53. Ha vivisezionato il mondo della stampa mostrandone il delicato equilibrio tra professionalità e umanità, senza dimenticare mai di sottolineare che i libri vanno letti (Paolo Girella);
  54. Chiara ed esaustiva nel delinearci il lavoro dell’ufficio stampa in tutte le sue fasi, con esempi pratici e utili, anche riguardo i rapporti diretti con i vari organi di stampa. Vista l’importanza di questo ufficio in una casa editrice, mi sarebbe piaciuto affrontare qualche esercitazione-simulazione più diretta, per toccare con mano questo lavoro (Annalisa Rubino);
  55. Ha dato una mappa utile del lavoro dell’ufficio stampa, e lo ha fatto con l’entusiasmo di chi ama il proprio lavoro (Anna Pegolo);
  56. Due lezioni utili a capire il lavoro e le dinamiche di un ufficio stampa. Una persona che ama molto il suo lavoro e riesce a incuriosire anche chi non ha mai pensato di lavorare in un ufficio stampa (Fiorella Sabatino);
  57. Umile, precisa, indefessa lavoratrice (Ilaria Babbo);
  58. Molto diretta e capace. Forse un po’ stanca;
    Per quanto sia evidente che ami il proprio lavoro, non è riuscita a trasmettere la stessa passione a noi studenti. Mi sarebbe piaciuto ascoltare una sua lezione su come si scrive un comunicato stampa; per mancanza di tempo, credo, non è stato possibile;
  59. Purtroppo solo un abboccamento sulle dinamiche dell’ufficio stampa; forse due lezioni sono un po’ poche. Ha un’esperienza e una competenza invidiabile ma mi è mancato il percorso che l’ha portata oggi a essere la professionista che è. Interessante il discorso sulle tempistiche della promozione e sulle relazioni tra ufficio stampa e altre figure della casa editrice;
  60. Ci ha spiegato come muoversi all’interno di un ufficio stampa, l’importanza del dialogo in un lavoro che si svolge sempre in relazione con altre persone. Ha descritto i tempi entro i quali programmare e attuare la strategia di stampa per la promozione di un libro, e le testate alle quali rivolgerci. Non ha nascosto le difficoltà che in questo àmbito si possono incontrare, soprattutto per chi è all’inizio, superabili con pazienza e umiltà (Clara Banci);
  61. Per quanto mi riguarda la lezione sull’ufficio stampa sarebbe potuta essere una sola. Utile a tratti anche se non molto coinvolgente;
  62. Chiara, schietta, professionale. Estremamente coinvolgente e attenta all’uditorio. Una lezione fondamentale e giustamente strutturata in due giornate (Cecilia Gandolfo);
  63. Ha illustrato con grande efficacia come si svolge il suo lavoro, facendo comprendere bene l’importanza del ruolo dell’ufficio stampa, le capacità necessarie a questo tipo di lavoro e le difficoltà che bisogna saper gestire;
  64. Esaustiva e chiara. Ha sciolto ogni dubbio riguardante il ruolo dell’ufficio stampa all’interno di una casa editrice;
  65. Importante parentesi per capire come funziona l’ufficio stampa (Giorgia Galdiolo);
  66. Gentile, disponibile, soprattutto umile. Ha saputo creare un’atmosfera leggera, piacevole e rilassata, impostando il rapporto con i corsisti su un piano amichevole. Un incontro decisamente positivo e, anche per questo, produttivo (Daniela Pezzella);
  67. Non ho mai provato una grande attrazione per l’ufficio stampa, sentir parlare Patrizia Renzi, invece, mi ha fatto intravvedere gli aspetti appassionanti di questa figura. Una persona a cui il suo lavoro piace moltissimo e che è in grado di trasmettere questa passione con semplicità e serenità (Monica Pezzella);
  68. Frizzante e appassionata, due lezioni intense che rendono ben chiaro il lavoro dell’ufficio stampa e dei suoi rapporti con le altre figure della casa editrice;
  69. La sua professionalità è fuori discussione, purtroppo a lezione è stata superficiale e sbrigativa nel trattare l’argomento ufficio stampa. Riconosco che aveva a disposizione pochissime ore, ciò non toglie che avrebbe potuto approfondire, quanto meno, la struttura del comunicato stampa. Mi aspettavo di più dalle sue lezioni, peccato, perché nonostante ciò era riuscita a coinvolgermi (Annalisa Milone);
  70. Lezioni un po’ lente e in parte fuorvianti (vedi il problema sulla costruzione del comunicato stampa). Si tratta comunque di una professionista con grande esperienza che ha cercato di coinvolgere gli allievi in maniera gentile e sollecita;
  71. Una persona pratica e dinamica, in poche lezioni è riuscita a darci un quadro completo del lavoro svolto dagli uffici stampa sottolineando l’importanza delle tempistiche e l’estrema eterogeneità dei compiti (Serena Digrandi);
  72. Le sue lezioni sono state chiare e lineari per quanto riguarda l’aspetto descrittivo del ruolo dell’ufficio stampa e del lancio editoriale di un libro, non sono state però particolarmente incisive;
  73. La parola che meglio la descrive nel suo approccio è materna, ha competenza nel suo lavoro e non lo fa pesare;
  74. Le lezioni di Patrizia Renzi hanno avuto un carattere essenzialmente pratico. La sua testimonianza è stata utile soprattutto per capire i delicati equilibri alla base della promozione, mostrando come la pubblicazione sia solo l’inizio di un percorso che richiede creatività e capacità di saper cogliere il potenziale di un libro (Cecilia Cruccolini);
  75. Indubbiamente conosce il suo lavoro. Le sue lezioni sono state molto utili per chiarire definitivamente dei dubbi sul funzionamento di un ufficio stampa e illuminanti su dinamiche e tempistiche di redazione. Esposizione chiara, un po’ dispersiva, ma senza perdere il controllo della lezione (Francesco Conte);
  76. Persona disponibilissima, si è messa completamente a nostra disposizione cercando di mostrarci tutta la complessità di un ruolo come quello dell’ufficio stampa. Quello che sto per dire potrà sembrare banale ma, al di là delle competenze specifiche, ha dimostrato come professionalità e onestà intellettuale possano ancora fare la differenza per raggiungere risultati importanti (Francesca Truscelli);
  77. Insieme a quelle di Barillari sono state le altre due lezioni che più ho trovato interessanti anche perché trovo molto bello il lavoro degli uffici stampa. Ha spiegato molto bene il lavoro di tale settore. Persona simpatica e piacevole (Simone Schezzini);
  78. Un ciclo di lezioni utilissimo per comprendere i meccanismi dell’ufficio stampa. Oltre a questo, Patrizia Renzi è riuscita a trasmetterci molto bene l’importanza delle doti che servono per questa professione, come la capacità di venire a compromessi (o di imporsi, a seconda delle circostanze), lo spirito di squadra, e la maestria nella fine arte di lisciare il pelo a chi deve pubblicizzarti (Federico Cenci);
  79. Grazie alle sue lezioni molti dei miei compagni si sono aperti alla possibilità di lavorare in un ufficio stampa;
  80. Una donna affabile, pronta ad ascoltare. Pragmatica e chiara (Serena Talento);
  81. Una persona piacevole e sicuramente in grado di fare chiarezza e suscitare interesse sul mestiere dell’ufficio stampa (Adriano Masci);
  82. La meno docente degli ospiti del corso, ma anche la più diretta per spiegare un lavoro così complesso e vago come l’ufficio stampa. Più che una lezione, i suoi sono stati degli incontri su cosa si può trovare di bello e sgradevole in questo lavoro, e su cosa significa far da tramite tra il lavoro della casa editrice e quello delle testate. Nonché accompagnare scrittori ad improbabili cene dove finiscono ubriachi e molesti (Severino Antonelli);
  83. La sua lezione sull’ufficio stampa mi ha fatto capire che la timidezza è ben accetta in questo lavoro e che se va bene prendere sul serio i propri compiti, l’ansia di non commettere errori non deve superare la consapevolezza che si tratta pur sempre di un lavoro. La sua lezione mi è piaciuta soprattutto per la positività e la concretezza del suo approccio (Federica Falzetti);
  84. Ottime lezioni, intelligenti e calibrate. Hanno reso perfettamente l’idea dell’enorme lavoro dell’ufficio stampa (Silvia Costantino);
  85. Quando ripenso a Patrizia Renzi mi viene in mente un aggettivo in particolare: realizzata. È riuscita a fare della propria passione un mestiere, e la cosa trasuda da ogni sua parola. Quando descrive il proprio lavoro le brillano gli occhi, e questo vale più di mille insegnamenti: credo sia questa la chiave di tutto. Qualche ora di lezione in più non avrebbe guastato (Alessandra Sciamanna);
  86. Positivo (Stefano De Luca);
  87. Ottima persona, molto cordiale e alla mano. Mette subito a proprio agio grazie al suo modo gentile e complice; ha avuto il merito di aver smorzato subito la “tensione” facendo dire a ognuno di noi quello che più ci avrebbe fatto piacere svolgere in una redazione ma la cosa che più mi è piaciuta è l’averci reso partecipi in entrambe le sue lezioni, spronandoci a ragionare e a dire la nostra in un confronto diretto tra noi e lei (Siana Schiavone);
  88. È riuscita a spiegare in un paio di lezioni quel burrascoso mondo dell’ufficio stampa;
  89. È stata una conoscenza molto interessante, ha risolto molti aspetti che ancora restavano poco chiari rispetto al ruolo dell’ufficio stampa. Il secondo incontro in particolare è stato esaustivo e coinvolgente, e ci ha meglio svelato la sua personalità grintosa e determinata (Guendalina Banci);
  90. A vederla sempre stanca mi ero fatta l’idea che fare l’ufficio stampa fosse un lavoro massacrante come quello del minatore. E probabilmente non sbagliavo: grazie alle sue lezioni ho capito che non è un mestiere semplice come si pensa comunemente. Ergo, è un’ottima insegnante (Marisa Di Donato);
  91. Coinvolgente, amichevole e curiosa. Brava nell’esporre il lavoro di un ufficio stampa, raccontando con esperienze più che con semplici e aride nozioni;
  92. Non pensavo che l’ufficio stampa fosse così importante prima di incontrarla. Anche se questo è forse il campo lavorativo che meno mi si addice, le sue due lezioni mi sono state di grande aiuto e ho preso la buona abitudine di fare attenzione al nome dei giornalisti quando leggo il giornale, per cercare di capire quali sono i loro gusti e cosa recensiscono di solito (Kathrine Budani);
  93. Una persona molto pacata e dolce, ma allo stesso tempo seria e determinata. Mi è piaciuto che abbia voluto sapere qualcosa di noi prima di iniziare, si vedeva che le interessavano veramente le nostre aspirazioni. Bello anche il fatto che si sia aperta lei stessa, raccontando per esempio della sua famiglia di deboli lettori. Tuttavia, avrei voluto entrare più in profondità nei meccanismi dell’ufficio stampa, forse sarebbe servita un’altra lezione, non so;
  94. Il lavoro dell’ufficio stampa era quello per cui provavo meno curiosità, ma ho capito che è molto diverso da come lo immaginavo; le lezioni di Patrizia Renzi sono state molto interessanti, peccato non fare delle esercitazioni anche con lei (Ilaria Attenni);
  95. “Non bisogna essere nati in una casa piena di libri per fare questo mestiere”. Ha chiesto di noi, ha voluto che le raccontassimo di noi prima di iniziare la lezione. Questa cosa mi ha colpito. Una persona in grado di ascoltare e non solo di farsi ascoltare (che è quello che ci si aspetta da un ufficio stampa). La prova che la comunicazione è fatta di tante cose (Roberta De Marchis);
  96. In grado di chiarire quello che si cela dietro l’ufficio stampa. I trucchi e i segreti del mestiere (Angelo Murtas);
  97. Le sue lezioni mi hanno fatto comprendere che l’ufficio stampa svolge un ruolo fondamentale nella vita del libro e che si tratta di un lavoro molto più complicato di quanto immaginassi (Veronica Giuffré);
  98. Oltre a essere una persona disponibile e riservata, si è dimostrata una professionista del mestiere. Non solo ci ha spiegato qual è il ruolo di un ufficio stampa all’interno di una casa editrice, ma anche in che modo l’ufficio stampa interagisca continuamente con gli altri ruoli (ufficio diritti, redazione, editore) (Francesca Lenti);
  99. Lezioni interessanti tenute da una figura competente e simpatica (Margherita Serino);
  100. Le prime cose che si notano di lei sono l’umiltà e il garbo. Poi ti accorgi subito che è anche molto competente e capace di trasmettere con naturalezza la passione per il proprio lavoro;
  101. Mi è piaciuta. La sua capacità di mettere a proprio agio le persone è un valore aggiunto alla sua professionalità. Ci ha aiutato a capire come si deve muovere un ufficio stampa. Efficace;
  102. Seppure in poche lezioni, è riuscita a farmi appassionare a un argomento che credevo tra i più distanti dai miei interessi, l’ufficio stampa (Innocenzo Falgarini);
  103. Brava. Avrei voluto fare qualche altra lezione con lei. L’ufficio stampa è una cosa per me particolarmente complessa;
  104. Mi è piaciuto il suo modo di porsi in classe, fin da subito ha voluto conoscere tutti noi e ha sempre cercato di coinvolgerci nelle lezioni, rompendo lo schema del classico rapporto insegnante-alunno. Una persona semplice e divertente, che con questo suo modo di essere mi ha fatto conoscere un mondo di cui prima avevo un’idea molto vaga, quello dell’ufficio stampa;
  105. Fare ufficio stampa è un’arte, al confine con la diplomazia. La Renzi ha condiviso (un poco) tips and tricks di questo settore (Milena D’Aloia);
  106. Professionale e umana. Ho apprezzato molto la sua schiettezza (Giuliana Fasolo);
  107. Brava. Persona molto delicata;
  108. Come essere efficaci senza snaturarsi. Come non scendere mai a compromessi con il proprio stile. Begli insegnamenti! (Claudia);
  109. Mi è piaciuta molto per la sua semplicità e onestà (anche se non mi ha fatto cambiare idea sull’ufficio stampa!). L’ho trovata “umana” e “raggiungibile”. Mi è piaciuto il suo esercizio a brucia pelo “se fossimo un ufficio stampa”… (Stefania);
  110. Bella lezione, coinvolgente e stimolante;
  111. Competente e pacata, molto disponibile all’ascolto;
  112. Apprezzo il fatto che ci abbia fatto fare una piccola esercitazione insieme. Lei è una persona piacevole;
  113. Simpatica e disponibile, come per la verità la maggior parte dei docenti (Francesco);
  114. L’altra faccia dell’ufficio stampa. Brava, ma sembrava volesse farci capire tra le righe che se potesse fuggirebbe in Mongolia e abbandonerebbe tutto. Ma magari ho capito male io. Lezione molto utile anche per conoscere meglio la Elliot;
  115. Esempio di come si possa essere ufficio stampa senza essere Martina Donati. Come spingere libri, procurarsi recensioni, redigere comunicati con spirito militante (Rachele);
  116. Discreta ma determinata. Lezione originale, coinvolgete e umana;
  117. Con la Renzi ho rivalutato un po’ il ruolo dell’ufficio stampa adesso lo considero anche alla portata di persone timide come me. ha una grande professionalità e sicuramente ciò che trasmette è la passione per il suo lavoro;
  118. Lezione molto interessante perché dai contenuti pratici (Eleonora);
  119. Precisa. Ha saputo dosare il dialogo con gli allievi e la spiegazione della sua materia. Ha messo tutti i puntini sulle “i”, sbattendoci in faccia la realtà ma senza farci perdere l’amore per l’editoria. Sempre gentile e tranquilla. Voto: 8½ (Emmanuela);
  120. La sua lezione mi è piaciuta molto e soprattutto mi ha affascinato il suo percorso nel mondo editoriale. Ho sentito in lei un’idea forte del suo lavoro e anche una certa affinità caratteriale e nell’approccio lavorativo che ma l’hanno resa ancor più vicina e interessante (Alessandro);
  121. Altra significativa testimonianza per quanto riguarda l’ufficio stampa. Mi ha fatto enormemente piacere constatare a titolo personale che a volte non bisogna possedere forzatamente un determinato tipo di carattere per svolgere un lavoro del genere, ma con le giuste qualità ci si può far valere comunque e, a volte, anche meglio (Moira);
  122. Nonostante l’aspetto un po’ dimesso, ha un’idea forte su quello che fa, e non mi riferisco soltanto all’ufficio stampa Elliot. A suo modo ha un’idea precisa dei libri da promuovere, la qualità innanzitutto, che paga sempre, prima o poi. Mi trova pienamente d’accordo (Giammarco);
  123. Un grazie a Patrizia Renzi che è stata l’unica che ci ha permesso di presentarci e di farci conoscere (Viola);
  124. Che bell’ufficio stampa! La lezione interattiva è stata molto piacevole e poi si è rivelata utilissima per l’esercitazione delle collane. Se c’era qualcuno che poteva far venir voglia di dedicarsi a questa professione era lei: riesce a mantenere la propria personalità delicata e nello stesso tempo non si sospetta neppure per un momento che non sia una professionista veramente in gamba;
  125. Dopo la Donati, Patrizia Renzi non ha avuto il beneficio di poter spiegare il ruolo dell’ufficio stampa e quindi si è trovata spiazzata. Dove passa la Donati, temo non cresca più l’erba… in senso positivo ma anche no. La Renzi ci ha comunque raccontato la sua esperienza, benché la lezione non abbia avuto dei picchi di interesse altissimo. Per quanto mi riguarda bastava una sola testimonianza sull’ufficio stampa. Voto 6,5 (Francesco);
  126. Il volto umano dell’ufficio stampa. Ha smontato tutte le nostre convinzioni su questo ruolo all’interno di una casa editrice. Utilissima la simulazione del lancio di un libro fatta in classe;
  127. Ci ha fatto conoscere l’altro modo di fare ufficio stampa. L’altro rispetto a quello che tutti noi avevamo in testa. Una persona elegante, riservata, per nulla invadente, non l’animale d’assalto come molti di noi  si immaginavano la figura dell’ufficio stampa. Molto belle le due lezioni, soprattutto per quanto riguarda la parte pratica in cui ci si mette alla prova con un caso reale;
  128. Un punto di vista sul ruolo dell’ufficio stampa molto diverso da ciò che avevo in mente prima di incontrarla. Una donna affascinante, in grado di trasmettere entusiasmo e infondere fiducia;
  129. Lezioni molto piacevoli, è molto brava nello sfatare i miti negativi dell’ufficio stampa e a destare curiosità anche a chi come me, non è interessato a questo aspetto. Si vede che è una vera professionista e riesce a trasmettere il suo entusiasmo;
  130. Mi hanno colpito la sua semplicità e la sua determinazione. Bravissima;
  131. Una persona molto elegante e pacata. La sua lezione mi ha aperto gli occhi sull’ufficio stampa, facendomi capire l’importanza di questa figura. Ho apprezzato l’esercitazione in classe sul lancio di un libro;
  132. Grande esperienza e garbo, con le giuste parole e molti esempi pratici è riuscita a trasmettere efficacemente le conoscenze e le continue informazioni di cui deve disporre un buon ufficio stampa;
  133. Ragazza semplice e versatile. Ci ha fatto mettere in gioco trasmettendoci la sua passione nel fare l’ufficio stampa. Ore piacevolmente trascorse;
  134. Dolce e disponibile. Mi è piaciuto il taglio pratico che ha dato alla lezione e anche l’idea di farci presentare creando subito un clima amichevole (Irene Guida);
  135. Fra i tanti problemi psicologici e le idiosincrasie che ho, c’è l’ufficio stampa. Non sono bravissimo ad aprire un contatto comunicativo verso l’esterno e ho bisogno di comprendere le persone prima di comunicare con loro: non mi convincono i telefoni e qualsiasi tipo di comunicazione umana che non mi permetta di usare gli occhi e il naso. Ero quindi diffidente verso una comunicazione verso sconosciuti e un mondo fatto di contatti e sottili strutture semiotiche per convincere degli sconosciuti a farsi strumento di un messaggio tuo. Eppure la Renzi a) ha dimostrato che essere delle iene non è così necessario per dare visibilità a tutti i costi, b) ha mostrato l’ufficio stampa nella sua complessità e nella sua potenzialità profonda. E ho capito alcune dinamiche di cui terrò volentieri conto. E ora l’ufficio stampa mi spaventa meno e ho capito, forse qual è l’attitudine per farne un lavoro di progetto e non solo una sgradevole e cinica necessità;
  136. Devo dire che non avevo molto interesse per il ruolo dell’ufficio stampa prima delle lezioni di Patrizia, dopo i suoi interventi mi sono davvero appassionata anche al lavoro dell’ufficio stampa. È stato utilissimo analizzare i vari giornali e anche fare la simulazione del lancio stampa. Non si poteva chiedere di meglio (Sara);
  137. Ho trovato le sue lezioni molto interessanti. È una donna raffinata sia nei modi che nel suo lavoro;
  138. Le lezioni di Patrizia Renzi sono state molto interessanti e stimolanti. L’ufficio stampa raccontato da lei è davvero un bel posto. Soprattutto vorrei ringraziarla per avermi sollevata dallo sconforto di non conoscere ancora i nomi di molti critici e giornalisti o di non riuscire a leggere dieci libri al mese. Mi ha fatto capire che l’impegno e la curiosità sono sempre indispensabili, ma il lavoro s’impara solo con l’esperienza e che nessuno “nasce imparato” (Giulia G.);
  139. Le lezioni sono state interessanti, considerando il fatto che non ho mai pensato di essere adatta al ruolo di ufficio stampa. Ho trovato forse un po’ troppo lunga (più di un’ora) la presentazione che abbiamo dovuto fare durante la prima lezione;
  140. Gentile, disponibile; la sua era una lezione molto interattiva (Chiara Apicella);
  141. Lezione molto interessante sulla comunicazione e sui dietro le quinte della pubblicazione di un libro (Barbara Bevilacqua);
  142. La lezione di Patrizia Renzi mi è piaciuta sia per il taglio colloquiale che per i suoi contenuti. Il lavoro dell’ufficio stampa mi affascina tanto, anche se caratterialmente non penso che sarei adatta a svolgerlo. Mi è piaciuta la praticità di Patrizia, la sua concretezza e la sua schiettezza, credo che chi andrà a lavorare con lei potrà godere di una grande lezione professionale (Stefania Curatola);
  143. Lezione illuminante sull’ufficio stampa. La docente ha esposto chiaramente le funzioni dell’ufficio stampa e i rapporti che instaura all’interno della casa editrice (Annalisa Bizzarri);
  144. Bellissima la lezione della Renzi! Mi piace molto tutto ciò che ha che fare con il settore della stampa…ho capito le dinamiche che stanno dietro la promozione di un libro, come vengono gestiti i rapporti tra i vari reparti di una casa editrice, come si fa una scheda e il testo di un catalogo. Quindi direi che è stata una delle lezioni più utili del corso (Francesca Giannone);
  145. Professionale, diretta, pacata. Mi è piaciuta davvero molto la sua lezione e, come nel caso precedente, avrei voluto approfittare di più della sua esperienza (Michele Martino);
  146. Non ho mai pensato di fare – e poter fare – l’ufficio stampa. Devo dire però che dopo la sua lezione mi si è aperto un mondo (Raffaele Parisella);
  147. Prima della lezione della Renzi non sapevo assolutamente nulla sul lavoro dell’ufficio stampa in editoria, e non credevo avrebbe potuto interessarmi. Poi invece me ne sono letteralmente innamorata. Credo che sia quanto di più congeniale alle mie corde: è culturalmente stimolante, ti permette di stare a contatto con tante persone, ti fa guardare al mondo dell’editoria in modo complessivo e te lo fa vivere personalmente. Devi mettere in gioco non solo la tua professionalità, ma anche la tua personalità: devi imparare a porti, a saper sfruttare le occasioni giuste; e poi devi leggere, moltissimo. La Renzi mi è sembrata una persona davvero in gamba, una professionista. È schietta, competente, ma intesse con l’allievo un dibattito stimolante: lo fa intervenire, lo fa interessare. Tenta di capirne il pensiero e di conoscerlo, e questo sforzo, nonostante e purtroppo le fosse riservata una sola lezione, credo sia apprezzabilissimo (Marta Scandorza);
  148. Conoscevo solo a grandi linee il lavoro di un ufficio stampa, la sua lezione è stata esemplificativa e molto accurata. Una delle poche insegnanti che ci ha voluto conoscere non solo attraverso le nostre letture, ma anche attraverso i nostri progetti e sogni futuri (Silvia Romano);
  149. Garbo ed esperienza. Fa dimenticare con piacere gli uffici stampa d’assalto. Peccato che il suo non sia lo stile imperante (Flavia Vadrucci);
  150. La lezione della Renzi e quella di Scaffidi e Voltaggio si completano: senza la prima, l’ufficio stampa sarebbe sembrato una serie di operazioni di promozione, senza la seconda sarebbe sembrato un lavoro molto più teorico. Insieme riescono ad aprire ampi spiragli su un lavoro molto ampio e molto diverso dalla redazione (Leonardo);
  151. Molto preparata e ironica. Il suo intervento sull’ufficio stampa è stato rivelatore. La sua lezione ha analizzato a 360° le mansioni dell’addetto stampa, i suoi rapporti con i vari addetti ai lavori e le strategie di lancio di un libro (Taddeo Roccasalda);
  152. Davvero brava. Nonostante l’influenza è riuscita a trasmetterci il meglio dell’ufficio stampa (Francesca Toticchi);
  153. Bravissima, simpatica e disponibile. Grazie a lei ho capito quanto è importante il lavoro dell’ufficio stampa, quanto conti nel successo di un libro ma anche quanto sia poco riconosciuto e apprezzato. Ha illustrato luci e ombre di un lavoro che deve essere tanto interessante ed entusiasmante quanto snervante (Chiara Rea);
  154. Preparatissima e disponibile. Ho seguito la sua lezione con piacere ed entusiasmo (Francesca Romana Bragaglia);
  155. Ha mostrato con passione l’estenuante battaglia giornaliera di un ufficio stampa (Matteo Alfonsi);
  156. Nelle sue lezioni è emerso davvero tanto entusiasmo per il lavoro che svolge e dopo la sua esposizione si guarda con occhio più attento alle mansioni dell’ufficio stampa. Si rimane colpiti anche dalla estrema disponibilità nel rispondere alle domande o a illustrare aspetti della propria attività. Le lezioni sono minuziose: l’attività dell’ufficio stampa viene illustrata nel dettaglio e ci si avvale di diversi materiali (Katia Cappellini);
  157. Lezione ricca di informazioni per quello che riguarda il lavoro in redazione e il rapporto con i giornali. Mi sarebbe interessato approfondire di più il rapporto fra gli uffici stampa delle case editrici e le librerie;
  158. Non avendo ben chiaro il lavoro dell’ufficio stampa ho trovato molto interessanti le sue lezioni;
  159. Ha fatto capire quanto sia stressante il mestiere dell’ufficio stampa, ma ha anche mostrato che con un po’ di metodo non è impossibile (Massimiliano Borelli);
  160. Dolce, simpatica e professionale. È stata l’unica che ha voluto sapere da ognuno di noi  chi siamo, quali sono le nostre aspirazioni, che studi abbiamo fatto perdendo quasi tutte le due ore a disposizione ma recuperandole nell’incontro successivo. Ha saputo con grande garbo affascinarmi in un mondo sconosciuto quale quello dell’ufficio stampa e trasmettermi curiosità (Mila Tenaglia);
  161. Della prima lezione non ho colto l’utilità. La seconda è stata senz’altro esauriente nel descrivere le attività di un ufficio stampa e le possibili strategie;
  162. Brava e coinvolgente, capace di suscitare attenzione anche in chi non è interessato al lavoro in ufficio stampa. Esauriente e accattivante nella disamina di tutto quanto fa un ufficio stampa per la promozione del libro;
  163. Anche la sua lezione, come quella di altri docenti, è stata quasi una lezione di vita;
  164. Simpatica e disponibile. Ha spiegato in modo efficace e anche abbastanza schematico e quindi comprensibile le varie fasi del lavoro svolto dall’ufficio stampa di una casa editrice (Rossella Muratore);
  165. Brava nell’essere sintetica e chiara (Giada Di Giammarco);
  166. Ottima professionista della comunicazione, l’unica ad aver sollecitato un coinvolgimento della platea e a mostrare interesse verso chi aveva di fronte. Descrivendo i suoi casi quotidiani di lavoro, ha stimolato la curiosità e allo stesso tempo fornito concrete indicazioni (Emanuela D’Alessio);
  167. La sua professionalità non si discute, ma quello che ho di più apprezzato è la sensibilità, la disponibilità e una specie di timidezza che è strana per chi fa il lavoro di ufficio stampa. Le sue lezioni sono state molto interessanti soprattutto perché mi hanno fatto capire che non si deve essere per forza espansivi, estroversi, sopra le righe per questo lavoro. “Bastano” rispetto, disponibilità, cortesia, preparazione (Eleonora Rossi);
  168. Ho frequentato una sola lezione ma me la ricordo diretta e sintetica. Sicuramente utile;
  169. Un modo di proporre l’attività di ufficio stampa sicuramente insolito, in cui quello che conta non è la modalità d’assalto ma la passione a un progetto. Ma funziona davvero così? (Alessandra Pierro);
  170. Si intuisce una grande professionalità, ma della sua lezione non mi è rimasto granché;
  171. Patrizia Renzi mi è sembrata una persona di grande empatia, molto professionale, anche lei capace, come Bergamini, di parlarci del suo lavoro in modo appassionato e pratico, di costruire la lezione pensando a noi, facendoci riflettere. Una delle lezioni che mi è piaciuta di più. L’ufficio stampa non mi è sembrato l’attività aliena e pubblicitaria che pensavo, ma un lavoro profondamente editoriale, basato sulle relazioni, più che sui “contatti” (Claudia Meschiari);
  172. Ottima lezione di una persona gentile, solare e disponibile, prima che di una professionista. Per chi è interessato all’ufficio stampa;
  173. Una donna che trasmette molta dolcezza e pazienza, pacata, una persona dall’etica forte, determinata, avvolta da un aura di mistico distacco (forse su quest’ultima cosa mi sono fatta suggestionare dal suo lungo maglione-tunica bianco), l’opposto di quello che mi sarei aspettata da una che tiene le redini dell’ufficio stampa della Elliot. Ci ha spiegato che il suo lavoro non è solo quello di organizzare i soliti party in cui ci si affanna a creare i contatti giusti ma che è un lavoro metodico e impegnativo, su cui grava tutto il peso della riuscita del libro. Non credo di essere tagliata per questo tipo di lavoro, non sarei capace di vendere nemmeno l’acqua nel deserto, ma la sua lezione è stata comunque interessante;
  174. Bravissima e molto disponibile. La lezione è stata molto interessante e mi ha fatto capire esattamente quali sono le funzioni dell’ufficio stampa e quanto sia interessante e importante il suo lavoro;
  175. Fino al giorno dell’incontro con Patrizia Renzi non ero sicura che l’ufficio stampa potesse interessarmi realmente, ma la mia visione è cambiata. È stata disponibile, paziente e molto chiara (Alessia Caputo);
  176. Ha parlato del ruolo che io vedevo come il più fumoso! Ma quindi che fa un ufficio stampa? Molte più cose di quelle che pensavo. Patrizia mi ha dato un’idea di tutte le comunicazioni che la casa editrice ha con l’esterno e dell’importanza dell’ufficio stampa come strumento per far conoscere i prodotti editoriali. Il comunicato stampa, le testate giornalistiche e le riviste, i promotori… la grande esperienza della Renzi mi ha illuminato rispetto agli ingranaggi della comunicazione (Viviana Minervini);
  177. Niente da dire se non grazie e complimenti. Ho apprezzato molto l’intenzione di instaurare con i partecipanti un rapporto confidenziale e personale (Mariagiulia Di Piramo);
  178. La sua figura silenziosa è la testimonianza che un ufficio stampa può essere umano, e magari anche un po’ timido. Ho trovato le sue lezioni delicate e molto dense (Giorgio Calandri);
  179. Per quanto sia una persona adorabile le sue due lezioni potevano tranquillamente essere ridotte a una sola. La prima lezione oltre alle nostre presentazioni, utili a lei più che a noi, non ci ha lasciato nulla. Dopo l’esercitazione sulla tabella stampa la classificazione dei giornali è risultata superflua a tutti. Ciò che più ci interessava, ossia creare comunicati stampa, newsletter, inviti a eventuali reading non è stato trattato. Ci ha insegnato a fare un piano di lancio, ma l’averci fatto poi dividere in gruppi per provare a ricrearne uno è stata una perdita di tempo (Barbara Carancini);
  180. Sembra una donna dalle mille risorse, seria e preparata. Mi piacerebbe lavorare con lei (Serena Tudisco);
  181. Esperienza e grande simpatia. L’ufficio stampa spiegato più con la pratica che con la teoria (Linda La Posta);
  182. Una delle lezioni per me più interessanti. Molto utile l’esercitazione in aula;
  183. Con Patrizia ho sentito da subito una vicinanza particolare: le dimostrazioni, l’argomento trattato e la descrizione di alcune particolari caratteristiche dell’ufficio stampa (anche riguardanti la sua carriera) hanno cresciuto esponenzialmente il mio desiderio di lavorare in quel settore. Mi sono piaciute la pacatezza del suo atteggiamento e la volontà di stabilire un vero contatto con gli studenti, al fine di stimolarci nello sviluppo delle nostre capacità. Un consiglio: mi sarebbe piaciuto se fosse entrata ancor più in dettaglio in alcuni suoi piani di lancio (ma forse questa è una curiosità che avrebbe interessato solamente me e altre due/tre persone) (Giulio Mereu);
  184. Simpatica e in gamba. Ma forse avremmo dovuto dedicare più tempo a come si fa un comunicato stampa, a come si elabora una strategia di stampa eccetera;
  185. Competente, piacevole e pacata, molto disponibile all’ascolto. Discreta e molto determinata al contempo. Durante la sua lezione ha saputo coinvolgere gli allievi. Forte di una grande esperienza professionale, di una solida carriera e di un garbo innato, è riuscita a spiegare esaustivamente, con molti esempi pratici, il ruolo di un buon ufficio stampa (Silvia Casini);
  186. Molto brava, disponibile e carina nei modi. Bella l’idea di fare un’esercitazione improvvisata come se si fosse un ufficio stampa (Chiara Fioravanti);
  187. Utile oltre che naturalmente interessante. Non mi ero mai soffermata sui nomi dei giornalisti e sul peso che alcuni di loro in particolare giocano nel mondo dell’editoria. Poche ore, ma molto intense;
  188. Disponibile e affabile, i suoi consigli sono risultati preziosi per l’impostazione della collana editoriale e per la conoscenza di un mondo come quello dell’ufficio stampa di cui non si sa molto. Divertente la simulazione del lancio di un libro (Roberta De Sillo);
  189. Raccontando il suo lavoro, insegna indirettamente quanto sia importante sapersi rapportare ai giornalisti con umiltà, schiettezza e determinazione. Avrei preferito se avesse dato uno spazio più ampio alla stesura dei comunicati stampa (Agnese Ottaviano);
  190. Il lavoro dell’ufficio stampa non è semplice da spiegare in due lezioni soltanto. Eppure Patrizia Renzi è riuscita a darci una panoramica esaustiva di quello che è lavorare in ufficio stampa, mostrandoci anche il lato umano di questo mestiere (Giulia Eusebi);
  191. Patrizia Renzi è stata chiara ed essenziale. Con umiltà ha raccontato la sua esperienza permettendoci di avere un’idea più ampia circa il ruolo dell’ufficio stampa (Dario De Cristofaro);
  192. Ci ha spiegato la bellezza e la difficoltà di svolgere il mestiere dell’ufficio stampa in modo professionale. Molto disponibile e piena di entusiasmo (Lavinia Emberti Gialloreti);
  193. Il suo intervento mi è piaciuto molto. Ha spiegato con efficacia il ruolo di un ufficio stampa e soprattutto l’importanza di “come” si comunica qualcosa e si entra in relazione con qualcuno (Antonella Evangelista);
  194. È stato veramente illuminante seguire la lezione di Paolo Repetti, e scoprire il mondo di una casa editrice così importante come quella dell’Einaudi (Chiara Mazzetti);
  195. È riuscita a trasmettere con efficacia la passione per il suo mestiere;
  196. È un ufficio stampa molto preparato e con una capacità oratoria non indifferente. Ha una notevole conoscenza delle case editrici e dell’ambiente giornalistico. Tuttavia mi ha deluso il fatto che l’esercitazione sul comunicato stampa non abbia contenuto una parte dedicata a un’ampia trattazione su come redigere un comunicato stampa. Per il resto, l’ho trovata molto precisa e coerente coi valori professionali che ha elogiato, come la chiarezza e l’onestà, necessari per costruirsi una buona fama fra i giornalisti, che poi si trasferisce sulla casa editrice che l’ufficio stampa si rappresenta (Anna Quatraro);
  197. Una donna tutta d’un pezzo. Sa benissimo chi è ma soprattutto chi non è. Determinata ma anche molto dolce. Personalmente mi ha aperto un po’ gli occhi sulla realtà dell’ufficio stampa, e ho apprezzato molto le sue lezioni (Federica La Rosa);
  198. Un mestiere difficile il suo, da svolgere e da spiegare. Nonostante questo le sue lezioni sono state molto utili nel chiarire senza fronzoli di cosa si occupa un ufficio stampa editoriale (Stefano Mazzara);
  199. Elegante e gentile, ci ha dato le linee guida per il lavoro dell’ufficio stampa, facendoci capire quali sono i reali meccanismi del mercato editoriale e quanto una figura professionale come la sua sia importante per una casa editrice (Margherita);
  200. Gentile, fa sentire a proprio agio. Le sue lezioni sono interessanti (Vanessa Palmiero);
  201. Grazie a Patrizia Renzi ho scoperto un lavoro che molti sottovalutano e parecchi neanche conoscono. Neanche io avevo ben chiaro il concetto di ufficio stampa di una casa editrice: è un lavoro che richiede una personalità portata e completa. Di sicuro un ruolo difficilissimo che poche persone sono in grado di coprire (Agnese De Petrillo);
  202. Preparata e disponibile (Alessandra Craus);
  203. Conosce molto bene la sua area di interesse, l’ufficio stampa, ed è stato interesante conoscere meglio le dinamiche di comunicazione legate al libro (Monica Baroni);
  204. Le sue lezioni mi hanno complessivamente deluso. Mi aspettavo che ci insegnasse a scrivere comunicati stampa o altri testi utili per l’ufficio stampa, mentre si è dedicata soprattutto a illustrarci le tempistiche da seguire per la promozione di un libro in uscita (Claudio Panzavolta);
  205. È una tosta. Molto gentile, ma sicuramente molto decisa. Mi sono messo nei panni del giornalista che riceve una sua chiamata; ecco, al posto del malcapitato l’articolo glielo scriverei subito, senza errori e ben piazzato.


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