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Michele Orti Manara, Le maschere del massacro, Racconti
Michele Orti Manara
Le maschere del massacro
Racconti
5 novembre 2025


“Io e Zoe siamo sempre soli, e allo stesso tempo non lo siamo mai del tutto.”

Primo giorno di scuola, quarta liceo, città di provincia negli anni Novanta. L’anno alle porte non sembra preannunciare niente di diverso dall’incrollabile monotonia del passato, quando l’appello della professoressa di matematica, come una formula magica, evoca improvvisamente l’arrivo di una nuova compagna di classe. Vestiti scuri, orecchie appuntite, un triangolo di piccoli nei sotto l’orecchio destro, capelli di un rosso acceso e innaturale, fin dal nome e dall’aspetto l’apparizione di Zoe afferma subito la sua totale distanza da tutto il resto, l’idea che venga «davvero da un altro pianeta». In poco tempo se ne invaghiscono tutti, ma soprattutto se ne innamora un diciassettenne qualunque, non il più bello né il più intelligente, a cui la nuova arrivata accorda imprevedibilmente un’apertura, la possibilità di un rapporto. I due ragazzini iniziano a frequentarsi, e benché Zoe sia tutt’altro che intrattabile o scandalosa, come vorrebbero le maldicenze che iniziano a offuscarne la reputazione, starle vicino si impone sempre più come un compito arduo e forse al di là delle capacità e delle certezze di un adolescente. Una villa immensa, l’onnipresenza di un maggiordomo importuno, un passato nero e indecifrabile che pare proiettare di continuo ombre cinesi sul futuro, non fanno che infittire il mistero di una personalità mai totalmente avvicinabile, di un’intimità sempre più agognata e irraggiungibile. Fino al limite della frustrazione…
Saltabeccando fra i ricordi di un anonimo narratore, come a voler rintracciare l’inizio della fine, Orti Manara rovescia la spensieratezza tipica del teen drama dipingendo un interrail antigenerazionale che rimodula le tonalità tipiche della novella onirica mitteleuropea. Le maschere del massacro è un viaggio del destino labirintico e sul crinale dell’età adulta in cui sono i simboli a segnare la via e quasi nulla è davvero come sembra.

 

Dicono di Le maschere del massacro

 

 

 

 






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