
Luciano Funetta
Domicilio sconosciuto
Utet, 24 ottobre 2023

Una notte, un vecchio dal nome indicibile entra in un albergo e commissiona al portiere un saggio sulla propria tirannia. Come in una novella di Levrero, quindi, tutto comincia con un incarico e finisce con un fallimento. Tra i due poli c’è un quaderno, un comune quaderno con la copertina grigia, in cui il narratore, che non è l’autore o forse è il suo gemello, prende appunti su ciò che dovrebbe scrivere e che non scriverà. Ma se “il quaderno è la forma” è evidente che “la forma viene prima del quaderno” e il non-scrivere è scrivere. Le annotazioni del narratore sono infiorescenze della forma, le sue manifestazioni impreviste; lavorano sull’enigma dell’influenza, su ciò che accade quando si segue una pista fantasma, ragionano sull’incompiutezza e sulla scomparsa a partire da alcune opere della letteratura latinoamericana del Novecento e dei primi anni Duemila, testi che compongono il territorio, l’Istituto, il riflesso del “rosso specchio occidentale” che il vecchio ha condannato a una “lunga metafora dell’insonnia”.
Il quaderno, recuperato in circostanze per nulla letterarie e trascritto fedelmente.
Dicono di Domicilio sconosciuto
- Graziano Graziani (intervista), Fahrenheit (da 59m28s), 21 novembre 2023;
-
Francesco Sirleto, abitarearoma.it, 18 novembre 2023;
- Stefania Parmeggiani, la Repubblica, 2 novembre 2023.
In evidenza
“E, in ogni caso, la lettura del libro di Funetta – notevole sul piano stilistico, apprezzabile per la scelta della formula del saggio romanzato, molto documentato dal punto di vista della mole della letteratura consultata e personalmente rielaborata – risulta avvincente quasi quanto quella di un romanzo poliziesco e pertanto godibilissima (ce lo auguriamo vivamente, dopo averne fatto personale esperienza) anche da tutti coloro che, di letteratura latino-americana, posseggono poche o punto cognizioni..”
Francesco Sirleto, abitarearoma.it, 18 novembre 2023
“Un inno alla letteratura come esercizio vitale.”
Stefania Parmeggiani, la Repubblica, 2 novembre 2023.
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