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Gian Marco Griffi, Digressione, Einaudi
Gian Marco Griffi
Digressione
Einaudi Stile Libero
3 giugno 2025


Gioca al gioco Digressione. Qui i particolari.

“Dobbiamo essere gentili in questo mondo oscuro.”

Immaginate un mondo in cui Asti è il centro del mondo. Immaginate un vecchio libro su cui ogni possessore ha lasciato tracce di sé: disegni, commenti, locandine, le regole di un gioco esistenziale inventato da Mary Shelley e dalla sua cerchia, l’indirizzo di uno sfuggente Ufficio delle redenzioni. Immaginate un ragazzo, Arturo Saragat, oppresso dal rimorso per non aver saputo opporsi al male quando sarebbe stato necessario, che a quel libro si affida per riorientarsi nella vita, smarrendosi invece ancor più. Immaginate una Storia in cui Mussolini non è stato fucilato ma ha finito i suoi giorni in esilio, allevando asini a Pantelleria. Poi immaginate nostalgici rievocatori del fascismo, un console maniaco del golf, una lobby di dentisti assassini, sette eretiche, mariachi, terre esotiche e terre desolate, chiromanti, una fabbrica di meravigliosi globi miniati e una donna ultracentenaria dal fascino struggente. È solo una piccola parte di quello che troverete in Digressione.
Dall’autore rivelazione di Ferrovie del Messico, un infinito, vertiginoso romanzo di formazione, d’amore e di avventura che ci restituisce una visione a volte compassionevole, a volte insostenibile, del nostro tempo.

Digressione è un romanzo che vuole raccontare, nientemeno, “tutto ciò che esiste, più una parte cospicua di ciò che è esistito e non esiste più, di ciò che esiste pur non essendo mai esistito, e di ciò che non esiste, non è mai esistito e mai esisterà”; e naturalmente, per fare questo, tenta di usare tutte le parole che esistono, più una parte cospicua di quelle che sono esistite e non esistono più, di quelle che esistono pur non essendo mai esistite, e di quelle che non esistono, non sono mai esistite e mai esisteranno. Come nella famosa intro dei Simpson in cui l’intero universo e l’intera storia dell’universo precipitano in un’unica molecola della pelle della zucca gialla di Homer; come in quell’accenno di Borges ai collegi dei cartografi che, insoddisfatti di aver disegnato mappe di singole province estese quanto un’intera città e mappe dell’impero estese quanto un’intera provincia, crearono una mappa dell’impero che dell’impero aveva la stessa estensione e con l’impero coincideva esattamente; come nel racconto di Arthur C. Clarke in cui la compilazione della lista dei nove miliardi di nomi di Dio, affidata da certi monaci tibetani a un supercomputer, provoca la fine del mondo, con i nove miliardi di stelle del cielo che si spengono a una a una: così in questo romanzo l’universo poético y pintoresco immaginato da Gian Marco Griffi fin dai suoi primi libri, ed esploso come un big bang narrativo in Ferrovie del Messico, continua inarrestabilmente a espandersi e a moltiplicarsi, viaggiando a forsennata velocità verso i limiti della letteratura. Tutto è Digressione, e Digressione è tutto; poiché, come dice Calixto Escalera Del Pilar, “laberintero inmortal”, la vita stessa altro non è che “un’immane digressione nel tragitto che dal grembo materno conduce spietatamente alla tomba”. (Greta Bertella e Giulio Mozzi)


“Quando uno scrive come Griffi alla fine è un bambino che ha una fame di vita pazzesca, vede 180 cose e per lui sono tutte e 180 importanti. Lo vedi il bisogno mostruoso di metter tutto, tutto.”
Alessandro Baricco


Dicono di Digressione
- Redazione, ilpassaparoladeilibri.it (intervista), 27 giugno 2025;
- Alberto Casadei, Le parole e le cose, 26 giugno 2025;
- Redazione, forlitoday.it, 26 giugno 2025;
- Massimo Marino (intervista), Corriere della Sera (Bologna), 25 giugno 2025;
- Alberto Casadei, la Lettura, 22 giugno 2025;
- Redazione, La Sentinella del Canavese, 22 giugno 2025;
- Moira Bubola (intervista), Rsi, 21 giugno 2025;
- Elisa Ferrando (intervista), lanuovaprovincia.it, 21 giugno 2025;
- Francesca Bolino (intervista), la Repubblica – Torino, 18 giugno 2025;
- Giorgio Bellario (intervista), il Giornale, 18 giugno 2025;
- Crocefisso Dentello, il Fatto Quotidiano, 18 giugno 2025;
- Elisa Ferrando (intervista), La Provincia di Asti, 17 giugno 2025;
- Lorenzo Germano, gazzettadalba.it (intervista), 17 giugno 2025;
- Francesca Angeleri (intervista), Corriere della Sera – Torino, 17 giugno 2025;
- Fabrizio Caruso (intervista), YouTube, 16 giugno 2025;
- Carlo Martinelli, T Quotidiano, 15 giugno 2025;
- Oliviero Marchesi, Dipiù, 15 giugno 2025;
- Laura Savarino, Stampa Provincia, 14 giugno 2025;
- Susanna Tartaro (intervista), Fahrenheit, 10 giugno 2025;
- Cristina Taglietti (intervista a Griffi, Baricco, Voltolini, Longo), la Lettura, 8 giugno 2025;
- Giuseppe Quattrocchi, Instagram, 6 giugno 2025;
- Enrico Montanari, illibraio.it, 6 giugno 2025;
- Angelo Cennamo, telegraphavenuebooks.com, 4 giugno 2025;
- Libreria Alberi d’Acqua, Facebook, 3 giugno 2025;
- Redazione (intervista), La Stampa (Asti), 4 giugno 2025;
- Filippo La Porta, la Repubblica, 3 giugno 2025;
- Piercarlo Guglielmero, alessandria24.com, primo giugno 2025;
- Redazione, sicilymag.it, 31 maggio 2025;
- Redazione, rivistablam.it, 29 maggio 2025;.


In evidenza
“Con Digressione, Griffi si conferma una delle voci più imprevedibili della letteratura italiana contemporanea: se Ferrovie del Messico è stata l’esplosione, Digressione è inequivocabilmente l’onda d’urto: più lunga, più lenta, più profonda.”
Enrico Montanari, illibraio.it, 6 giugno 2025

“[…] è un libro importante perché apre altri spazi, perché osa.”
Angelo Cennamo, telegraphavenuebooks.com, 4 giugno 2025

“Una storia vertiginosa, densa e visionaria capace di mescolare formazione, avventura e riflessione sul nostro tempo.”
Redazione, rivistablam.it, 29 maggio 2025




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