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Ade Zeno, L'incanto del pesce luna
Ade Zeno

L’incanto del pesce luna
Bollati Boringhieri
gennaio 2020

Terzo classificato al premio Campiello 2020

Leggi un estratto
Ascolta la lettura di Jurj Ferrini

Gonzalo fa un mestiere insolito. Impiegato come cerimoniere presso la Società per la Cremazione di una grande città, si occupa di organizzare e presiedere funerali laici nella Sala del Commiato dell’antico Cimitero Monumentale. Nel corso dei dodici anni passati al Tempio Crematorio gestisce con passione e professionalità migliaia di riti funebri.
È sposato con Gloria, conosciuta fra i banchi universitari, e ha una figlia, l’adoratissima Inés, che all’età di otto anni cade in uno stato di coma profondo a causa di una misteriosa malattia. Confinato fra le mura di una stanza d’ospedale, il destino di Inés è appeso a un filo. Tra padre e figlia si instaura un dialogo silenzioso, fatto di presenza e di musiche ascoltate insieme. Tra queste, le canzoni e il tip tap di Gene Kelly, l’unico in grado di indurre sulle palpebre di Inés quello che sembra un accenno di vitalità.
La speranza, sempre più labile, di trovare una cura in grado di svegliarla, un giorno viene inaspettatamente riaccesa da Malaguti, uomo equivoco e affascinante che propone a Gonzalo di lavorare per lui, o meglio per la sua anziana padrona. In cambio della promessa di ricoverare Inés in una clinica esclusiva, Gonzalo abbandona la vecchia occupazione per passare alle dipendenze della Signorina Marisòl.
Capostipite di una potente famiglia, la donna vive in una grande villa in collina, senza mai uscire dalla sua camera da letto. Il suo aspetto è quello di una nonnina decrepita, ma una volta alla settimana la sua natura mostruosa le impone di divorare carne umana. Ormai troppo debole per procacciarsi cibo da sola, ha bisogno di un assistente in grado di cercare e condurre da lei le vittime sacrificali.
L’impresa non è semplice, gli ostacoli sono molti, e Gonzalo dovrà fare i conti non soltanto con il desiderio di salvare la figlia, ma anche con il bisogno di redimersi. E sarà proprio l’anziana Marisòl ad aprirgli gli occhi, insinuando il dubbio che anche lui sia un mostro come lei, come tanti, e come tutti illuso che i semi della mostruosità dimorino sempre altrove.
L’incanto del pesce luna è un romanzo di una forza visionaria fuori dal comune. Ha il cinismo più feroce, ed è al contempo gravido di delicatezza e commozione. Ade Zeno, tra i migliori narratori italiani della sua generazione, ha scritto un libro spericolato e malinconico sul confine tra ciò che conosciamo e ciò che ci spaventa. Tra quelli che sono i morti ancora vivi, e i vivi che hanno smesso di esserlo da un po’. Tra i mostri che escono allo scoperto, e quelli che dicono di essere normali.

“Ade Zeno ha inventato un personaggio indimenticabile, capace degli orrori più atroci e della più spietata tenerezza. Con questo romanzo si avvia a diventare uno dei grandi di domani.”
Tiziano Scarpa

Dicono di L’incanto del pesce luna
- Marta Rosso, leparoleelecose.it, primo aprile 2022;
- Patrizia Farinelli, Horizonte, novembre 2021;
- Kara Lafayette, medium.com, 5 agosto 2021;
- Franco Pezzini, carmillaonline.com, 19 giugno 2021;
-
Elena Alfonsi (rassegna culturale e intervista), youtube.com, 7 maggio 2021;
- Noemi De Lisi, vocidallisola.it, 3 gennaio 2021;
- Marco Cantoni, youtube.com, 30 dicembre 2020;
- Andrea Valiotto, ecnews.it, 27 ottobre 2020;
- Biblioteca comunale di Tregnano, intervista a Ade Zeno, facebook.com, 24 novembre 2020;
- Sylvia Zanotto, ilpassaparoladeilibri.it, 12 novembre 2020;
- Rebecca Molea, bookshuntersblog.com, 5 ottobre 2020;
- Chiara Martini, youtube.com, 23 ottobre 2020;
- Alberto Tonelli, interferentia.blog, 30 settembre 2020;
- Renato Barilli, renatobarilli.it, 19 settembre 2020;
- Eleonora D’Errico, eleonoraderrico.it, 15 settembre 2020;
- Francesco Cristaudo, francescocristaudo.it, 9 settembre 2020;
- Redazione, redattoresociale.it, 6 settembre 2020;
- Animazione per il premio Campiello, 5 settembre 2020;
- Luca Colombo, rainews.it, 4 settembre 2020;
- Rebecca Molea, rivistablam.it, 3 settembre 2020;
- Sara Zanferrari, veneziaradiotv.it, 3 settembre 2020;
- Roberto Lamantea, enordest.it, 30 agosto 2020;
- Oriana D’Apote, bookrider.it, 29 agosto 2020;
- Corrado Premuda, Il Piccolo, 25 agosto 2020;
- Lorenzo Morandotti, Corriere di Como, 18 agosto 2020;
- Nicolò Menniti-Ippolito, Il Mattino di Padova, 14 agosto 2020;
- Francesca Visentin, Corriere del Veneto, 4 agosto 2020;
- Roberto Iovacchini, robertoiovacchini.com, 2 agosto 2020;
- Maria Vittoria Adami, L’Arena, 17 agosto 2020;
- Gabriella La Rovere, tuttaltrilibri.blogspot.com, 15 agosto 2020;
- Alessandro Marzo Magno, Il Gazzettino, 13 agosto 2020;
- Lorenzo Morandotti, corrieredicomo.it, 13 agosto 2020;
- Annamaria Trevale, sulromanzo.it, 13 agosto 2020;
- Ade Zeno, campielli d’autore, luglio 2020;
- Claudia Bello, artwave.it, 28 luglio 2020;
- Marco Dibona, Il Gazzettino, 26 luglio 2020;
- Ade Zeno dialoga con Davide Sisto, minimaetmoralia.it, 22 luglio 2020;
- Marco Cantoni, Youtube.com, 15 luglio 2020;
- Michele Maestroni, ilrifugiodellircocervo.it, 15 luglio 2020;
- Roberta Berardi, classicult.it, 15 luglio 2020;
- iamjomarch.com, 13 luglio 2020;
- Federica Velonà (intervista), raicultura.it, luglio 2020;
- Alessandro Mezzena Lona, arcanestorie.it, luglio 2020;
- Annamaria Trevale, sulromanzo.it, 10 febbraio 2020;
- Emanuele Zinato intervistato da Nicolò Menniti-Ippolito, Il Mattino di Padova, 11 luglio 2020;
- Gianluca Didino, gianlucadidino.com, 3 luglio 2020;
- Paolo Navarro Dima, Il Gazzettino, 4 luglio 2020;
- Gabriele Santoro, Il Messaggero, 4 luglio 2020;
- fondazionepirelli.org, 2 luglio 2020;
- Gabriele Ottaviani, convenzionali.wordpress.com, 2 luglio 2020;
- Lorenzo Tomasin, Il Sole 24 Ore, 7 giugno 2020;
- Mattia Nesto, criticaletteraria.org, 5 giugno 2020;
- Premio Campiello, motivazione giuria dei letterati, giugno 2020;
- Alessandro Chetta (intervista), Corriere della Sera (ed. Torino), 3 giugno 2020;
- Stefania Vitulli, il Giornale, 2 giugno 2020;
- Riccardo De Gennaro, Reportage, giugno 2020;
- Michela Trigari, SuperAbile Inail, maggio 2020;
- Silvia Valli, labottegadihamlin.it, 2 maggio 2020;
- Matteo Fontanone, L’Indice dei Libri del Mese, primo maggio 2020;
- Andrea Frateff-Gianni, Il Messaggero, 8 aprile 2020;
- Ade Zeno (introduzione di Tiziano Scarpa), ilprimoamore.com, 6 aprile 2020;
- Lucia Cristiano, milanonera.com, 3 aprile 2020;
- Paride Candelaresi, lavocediasti.it, 23 marzo 2020;
- Lorenzo Pierangeli, mangialibri.com, marzo 2020;
- Emanuela D’Alessio, viadeiserpenti.it, 2 marzo 2020;
- Davide Turrini, ilfattoquotidiano.it, 29 febbraio 2020;
- Robinson, 29 febbraio 2020;
- Dietnam, stegosauri.com, 25 febbraio 2020;
- Andrea Novelli, Gianpaolo Zarini, contornidinoir.it, 21 febbraio 2020;
- Mario Barenghi, Doppiozero, 19 febbraio 2020;
- Elena Masuelli, tuttolibri, 8 febbraio 2020;
- Alessandro Beretta, la Lettura, 2 febbraio 2020;
- Teodora Dominici, flanerí, 27 gennaio 2020
- Il Libraio, 24 gennaio 2020;
- Fahrenheit, Radio 3, 23 gennaio 2020;
- Massimiliano Parente, il Giornale, 19 gennaio 2020;
- il venerdì, 17 gennaio 2020;
- la Repubblica Torino, 17 gennaio 2020;
- Francesca Rosso, La Stampa, 16 gennaio 2020;
- Intervista di Marianna Di Felice, Thrillernord, gennaio 2020;
- Marianna Di Felice (recensione), Thrillernord, gennaio 2020.

In evidenza
“Ben più rara è invece la ripresa di motivi del fantastico di gusto gotico nella narrativa italiana più recente, contraddistinta in gran parte da un’attenzione per il vissuto e dove elementi di orrore vengono semmai cercati sul terreno della storia. In questo senso il romanzo di Ade Zeno, L’incanto del pesce luna, premiato al Campiello del 2020 dalla giuria dei letterati, va certamente controcorrente.”
Patrizia Farinelli, Horizonte, novembre 2021

“Lo hanno definito visionario, grottesco, inusuale. È rientrato nella finale del premio Campiello 2020 ed è una delle novità più spiazzanti degli ultimi mesi. Si tratta de L’incanto del pesce luna, di Ade Zeno, un romanzo breve ma tagliente che si interroga sulla natura umana e le sue perverse ossessioni.”
Rebecca Molea, bookshuntersblog.com, 5 ottobre 2020

L’incanto del pesce luna è un romanzo eccezionale […] sa affabulare e inquietare insieme, affascina e distrugge, angoscia e fa commuovere, un treno della morte lanciato a tutta velocità verso il precipizio, e tu lo stai guidando.”
Michele Maestroni, ilrifugiodellircocervo.it, 15 luglio 2020

“È un libro che esce dai canoni del realismo, rappresenta una linea narrativa – non estranea alla tradizione italiana – allucinata, fantastica, per certi versi noir o addirittura horror e splatter. Qui più che la lingua conta la surrealtà del racconto.”
Emanuele Zinato intervistato da Nicolò Menniti-Ippolito, Il Mattino di Padova, 11 luglio 2020

“Allegorico, potente, deflagrante, filosofico: da leggere, rileggere, far leggere.”
Gabriele Ottaviani, convenzionali.wordpress.com, 2 luglio 2020

“Romanzo surreale, quello di Zeno si mantiene solo in apparenza sui binari di una ben plausibile – e perciò angosciante – realtà gravata dalla presenza incombente della morte, con tutta la sua fisicità orripilante e, per buona parte del testo, propriamente omicida. Un esperimento gotico, insomma, che dialoga con altri e meno compromessi comparti della letteratura più illustre, finendo per essere a suo modo colto, se pure in forma dissimulata.”
Lorenzo Tomasin, Il Sole 24 Ore, 7 giugno 2020

“L’equilibrio di questo interno borghese, grazie all’introduzione della signorina Marisòl, un’anziana donna appartenente a una famiglia ricchissima e che ormai, da anni, vive reclusa e isolata da tutto e tutti in collina, forse il miglior personaggio dell’intero corpo narrativo, viene via via modificato con sapienza dal narratore che, si direbbe in pittura, con impercettibili ma decisi movimenti del pennello, ci dona non solo grandi scene ma anche grandi momenti di introspezione.”
Mattia Nesto, criticaletteraria.org, 5 giugno 2020

L’incanto del pesce luna è un libro sospeso tra realtà e follia, tra una feroce satira del mondo in cui viviamo e la sua distorsione in un fantastico al tempo stesso estremo e plausibile. Una continua meditazione sulla morte, che aleggia su tutto in forme grottesche e allucinate, ma anche un’ostinata e disperata fiducia nella vita, nella possibilità di sopravvivere e di lasciare spazio alla tenerezza, alla comprensione, all’amore per le cose e le persone più care.”
Premio Campiello, motivazione giuria dei letterati, giugno 2020

“Il romanzo ha una grande forza stilistica e narrativa, dati non da poco nella produzione letteraria italiana del presente.”
Riccardo De Gennaro, Reportage, giugno 2020

“[...] impressiona l’intelligenza della meditatio mortis ricamata dall’autore capitolo dopo capitolo, inserita in un contesto narrativo ben oltre i normali standard di visionarietà e veicolata da una scrittura che riposa a lungo nel subconscio di chi legge, anche a libro finito.”
Matteo Fontanone, L’Indice dei Libri del Mese, primo maggio 2020

“Avvincente favola per adulti con contorni da noir scritta tanto bene quanto è piena zeppa di personaggi assurdi e di potentissime allegorie.”
Andrea Frateff-Gianni, Il Messaggero, 8 aprile 2020

“Ade Zeno scrive un romanzo dalle tinte forti, disturbanti, mettendo a nudo le paure ancestrali, con una scrittura cinica e crudele.”
Lucia Cristiano, milanonera.com, 3 aprile 2020

“Lo scrittore torinese intreccia componenti psicanalitiche alla materia fantastica dando vita a una trama ben congegnata e suggestiva. Il romanzo è spietato, delicato, a tratti crudele. Gonzalo non fa sconti, l’autore del libro neanche.”
Paride Candelaresi, lavocediasti.it, 23 marzo 2020

“L’incanto del pesce luna è una storia paradossale, perché esaspera clamorosi contrasti, dà voce alle infinite e umane contraddizioni, provoca ininterrottamente raccapriccio e commozione, orrore e pietà, terrore e speranza. Una storia che non fa paura, nonostante l’esplorazione dell’abisso; una storia sull’amore e sulla vita, nonostante le cifre dominanti della morte e della malattia.”
Emanuela D’Alessio, viadeiserpenti.it, 2 marzo 2020

“Ade Zeno affonda la lama della scrittura nella carne viva di uno sdoppiamento letterario che sa di surreale e mostruoso.”
Davide Turrini, ilfattoquotidiano.it, 29 febbraio 2020

“Un bell’esempio di macabro, fantastico e tanto cinismo fusi insieme.”
Robinson, 29 febbraio 2020

“Il pensiero della fine è presente nel libro come una sorta di liquido, che dilaga colmando gli interstizi. E tuttavia la vicenda s’impernia su un’ostinata, disperata fiducia nella possibilità di sopravvivere; e c’è anche spazio per la dolcezza, per la tenerezza, per sentimenti positivi, che in questa luce – o meglio, in questa penombra – acquistano per contrasto un sovrappiù di pregio.”
Mario Barenghi, Doppiozero, 19 febbraio 2020

“Amore e morte. A tanta tenerezza, con lingua misurata e grande ritmo non privo di suspense, Ade Zeno alterna pagine visionarie piene di incubi, dialoghi feroci, descrizioni minuziose di mattanze che lasciano sul pavimento corpi spezzati e sfinimento: quadri quasi teatrali in cui entrano ed escono caratteri ben definiti.”
Elena Masuelli, tuttolibri, 8 febbraio 2020

“Ade Zeno, pseudonimo di Stefano Colavita, firma un’opera di bellezza sublime. Riuscire con tanto stile, nitido e mai barocco, e con padronanza dei tempi narrativi a gettare la scrittura in mezzo alla morte, appesa al filo d’un amore che non si sa se tornerà, non è comune. Se ricevendo il primo incarico al Tempio a chi gli diceva: la morte non è uno scherzo, Gonzalo rispondeva: neanche la vita, se è per questo, noi aggiungeremmo: neanche la letteratura, se è questa.”
Alessandro Beretta, la Lettura, 2 febbraio 2020

“Ade Zeno, scrittore spietato, dà vita a un romanzo tanto reale quanto surreale che rivela la mostruosità dell’essere umano. […] Se la critica non fosse così disattenta, lo avrebbe già incoronato come il Roberto Bolaño italiano.”
Massimiliano Parente, il Giornale, 19 gennaio 2020

“Ci sono morti ancora vivi e vivi già morti, mostri che si nascondono e mostri allo scoperto. È visionario, cinico, delicato il romanzo di Ade Zeno […].”
Francesca Rosso, La Stampa, 16 gennaio 2020

 

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